ASSISI – “La riflessione che ci vede impegnati nello ‘Spirito di Assisi’ di questo ottobre 2019 prende spunto dalla grande iniziativa voluta da papa Francesco a marzo del prossimo anno nella Città Serafica: ‘Economy of Francesco’. C’è un contributo che le “fedi” possono dare a questo tema? Aspettiamo l’esito del confronto tra giovani di diversa matrice religiosa. Ma fin d’ora possiamo dire che fede ed economia non sono due mondi lontani”. A dirlo è il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino in vista della tre giorni dello Spirito di Assisi, in ricordo dello storico incontro interreligioso per la pace voluto nel 1986 da San Giovanni Paolo II, che si svolgerà nella città serafica dal 25 al 27 ottobre. “I giovani delle diverse fedi rifletteranno sul senso di un’economia più solidale ed equa. Come il Santo Padre, anche voi abbiamo voluto metterli al centro di questa edizione: da loro ci aspettiamo che siano protagonisti di una nuova cultura economica. Ci vogliamo preparare, seguendo diversi versanti, al grande appuntamento con il Papa al quale hanno già dato la loro adesione più di 2.700 tra giovani economisti, ricercatori e imprenditori, che andranno selezionati e provengono da 174 paesi”. Il programma prevede che venerdì 25 ottobre a partire dalle 10,15 nel salone papale del Sacro convento, i diversi relatori si confrontino sul tema: “Quale economia a partire dalle fedi”. Dopo l’introduzione di Annarita Caponera, ci sarà la tavola rotonda tra la musulmana Yasmin Doghri, Alessandro Busti (Baha’ì), Alessio Lanfaloni per i cattolici e Graziano Di Nepi, dell’Unione Giovani ebrei d’Italia (UGEI). Domenica 27 ottobre alle ore 12 monsignor Sorrentino celebrerà la santa messa per la pace nella Basilica Superiore di San Francesco. La preghiera interreligiosa si svolgerà domenica pomeriggio a partire dalle ore 16 nel refettorietto del Convento della Porziuncola e vi prenderanno parte monsignor Domenico Sorrentino, Rav Joseph Levi, presidente della scuola fiorentina per il dialogo interrelioso di Firenze, Maurizio Ciarfuglia per la fede Baha’ì, Stella Yousif Milad, della Chiesa Copta-Ortodossa e Pawel Gajewski, pastore valdese, rev. Simon Cocksedge, della Chiesa Anglicana. L’edizione di quest’anno sarà caratterizzata anche dal un pellegrinaggio musicale al quale prenderanno parte oltre cento musicisti (professionisti e studenti) provenienti da più parti del mondo. Per creare un’occasione concreta di scambio creativo e di studio, sabato 26 ottobre, a partire dalle ore 15, ci saranno quattro incontri con Imran Khan (India, sitar), Hossam Mahmoud (Egitto, oud), Michele Carreca (Italia, liuto) e Marco Socías (Spagna, chitarra), organizzati in successione “Come un canone”, su un percorso cittadino che farà tappa nelle tre piccole chiese di Santa Caterina, San Vitale e Sant’Apollinare e si concluderà nelle sale del Museo del Duomo di San Rufino. Ogni sera ci sarà un concerto. Venerdì 25 ottobre, nella Basilica Inferiore di San Francesco il chitarrista spagnolo Marco Socías presenterà brani solistici che hanno chiari riferimenti alle origini arabe della musica spagnola. Sabato 26, nella Chiesa abbaziale di San Pietro, si esibirà l’Iberian Folk Ensemble, un’orchestra di chitarre tradizionali spagnole. Quest’anno ricorre anche l’ottavo centenario dell’incontro di San Francesco con il sultano Al Kamil, avvenuto, nel 1219, durante le manovre belliche della quinta crociata. Questo storico incontro sarà tematizzato nella serata finale delle manifestazioni, il 27 ottobre a partire dalle ore 21 nella Basilica Superiore di San Francesco, verrà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano”, su libretto del sacerdote austriaco Peter Deibler e musica di Fausto Tuscano. Il pezzo verrà concertato nei giorni del Pellegrinaggio assieme a tutti i “pellegrini musicali” da un gruppo di artisti provenienti da Salisburgo, sotto la direzione del M.o Kai Röhrig.