Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,
in questo tempo tragicamente inquieto e minaccioso per tanta parte della famiglia umana, siamo chiamati a intensificare la nostra preghiera. Ce lo chiede Dio, ce lo chiedono le vittime, ce lo chiede l’umanità intera. Non possiamo permettere che resti sepolta dalle macerie dei bombardamenti cui assistiamo in questi giorni in Ucraina la fraternità che sempre deve guidare i nostri pensieri e i nostri comportamenti.
La preghiera va intensificata perché è attraverso l’intima unione con Dio che rinnoviamo quel vincolo di fratellanza profondo e autentico. “Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra, – ci ha ricordato recentemente Papa Francesco – e chi appoggia la violenza ne profana il nome”.
È lo spirito di Assisi, è il senso che abbiamo inteso dare all’iniziativa di questa preghiera mensile da rivolgere al cielo qualunque sia la nostra appartenenza religiosa.
Aumentiamo, pertanto, i nostri momenti di preghiera per la pace e ritroviamoci ancora soprattutto il 27 prossimo a invocare la pace per i nostri fratelli e le nostre sorelle di Ucraina, Myanmar, Haiti, Etiopia, Congo e di ogni altro angolo del mondo in cui la guerra porta il suo carico di paura, dolore, distruzione e morte. Desideriamo far salire più forte a Dio il grido delle vittime, pregando ancora per la conversione del cuore dei violenti e per aprirci tutti al dono della pace.
Il Signore vi dia pace
Assisi, marzo 2022
+ Domenico Sorrentino, vescovo
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