Archivio Tag: Preghiera interreligiosa per la pace

SPIRITO DI ASSISI – 27 DICEMBRE PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per l'Ucraina e la fine dei conflitti armati

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

la crisi alla frontiera tra Ucraina e Russia, insieme a tutti gli altri conflitti armati in corso in quest’ultimo scorcio del 2021, preoccupa perché reca un potenziale di violenza e distruzione. Ancora una volta lo scontro sembra essere dettato da disegni geopolitici e interessi economici del tutto estranei all’interesse della popolazione interessata.

Vogliamo unire le voci dell’anima di ogni fede e chiedere a Dio di convertire alla pace ogni inclinazione alla violenza. Ci sono sempre altre strade per ricomporre le contese e devono essere esplorate per risparmiare sofferenze, lutti e distruzioni. In questa stessa direzione chiediamo di fermare la pericolosa crescita della spesa per l’acquisto di nuovi armamenti registrata persino durante i mesi più difficili della pandemia.

Uniamo la voce della preghiera a quella di papa Francesco e di tante altre autorità religiose, civili e scientifiche, che chiedono una inversione di rotta di fronte a questa scelta economica e politica davvero ingiustificabile. Quel denaro investito per aumentare le armi serva piuttosto a ridurre lo scandalo della povertà. I fondi risparmiati potrebbero costituire uno speciale fondo globale gestito dall’Onu per far fronte a pandemie, miseria e cambiamenti climatici.

Il 27 dicembre, ciascuno nella forma che gli è più congeniale, ci ritroveremo spiritualmente uniti a pregare per la pace secondo queste intenzioni.

 

Il Signore vi dia pace

Assisi, dicembre 2021

+ Domenico Sorrentino, vescovo

2112 – ENG – Ucraina e armi 2112 – ESP – Ucraina e armi 2112 – IT – Ucraina e armi 2112 – FRA – Ucraina e armi 2112 – ARA – Ucraina e armi


SPIRITO DI ASSISI – 27 NOVEMBRE PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per il Belucistan

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

questo nostro appuntamento mensile non vuole certo indicare a Dio i conflitti armati, le sofferenze e le situazioni di violenza di tante parti del mondo. Egli ben conosce le fatiche dei suoi figli. Si aspetta però la nostra responsabilità e la nostra solidarietà, a favore di quanti soffrono per conflitti dimenticati e “distrazioni” colpevoli causate spesso da interessi economici e geopolitici. Tra i poveri che papa Francesco è venuto ad abbracciare e a consegnare al nostro abbraccio il 12 novembre scorso ad Assisi, ci sono, idealmente, anche loro. Il nostro incontro di preghiera raccoglie le nostre voci fragili e le fa diventare una supplica ardente, fatta nella lingua e secondo la tradizione di ciascuno/a, rivolta all’unico Dio che ci ama e chiede amore.

Tra le crisi dimenticate vi è certamente quella del Belucistan, la provincia più povera e più grande del Pakistan, una terra popolata da uomini e donne di diverse fedi. Sin dal 1947 la popolazione chiede una forma di autonomia e attualmente è scenario di una protesta di tanti che chiedono verità e giustizia per i propri cari rapiti perché in opposizione al governo centrale. Protagoniste delle azioni pacifiche di dissenso sono alcune donne mentre continuano a imperversare azioni terroristiche, attività di guerriglia da parte di un esercito di liberazione e la repressione dell’esercito e della polizia nazionale.

Invitiamo tutti a pregare affinché vengano armonizzate le diversità che compongono il tessuto sociale e religioso degli abitanti del Belucistan, vengano riconosciuti e garantiti tutti i diritti umani e si instauri un dialogo in grado di generare la pace.

Il Signore vi dia pace

Assisi, novembre2021

+ Domenico Sorrentino, vescovo

2111 – ENG – Belucistan 2111 – IT – Belucistan 2111 – IT – Scheda Belucistan Pakistan 2111 – FRA – Belucistan2111 – POR – Belucistan 2111 – ARA – Belucistan2111 – ESP – Belucistan


SPIRITO DI ASSISI – 27 SETTEMBRE PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per la Guinea

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

agli inizi di settembre in Guinea Conakry si è compiuto un colpo di Stato che ha destituito il presidente, al suo terzo mandato, e ha installato il governo provvisorio della giunta militare. Il futuro di quella nazione africana è incerto. Dell’attuale situazione conosciamo molto poco per la mancanza di corrispondenti e inviati della stampa del resto del mondo.

La lanterna della fede può farci tuttavia mettere a fuoco ciò che è più importante di ogni altra considerazione: la vita e la dignità delle persone. Nello spirito dell’universale fraternità che ci lega tra esseri umani, figli dell’unico Dio, al di là di tutti i confini, fedi e culture, quei fratelli e quelle sorelle ci appartengono. La loro sorte ci sta a cuore.

Per questo, il prossimo 27 settembre, facendoci eco dello storico incontro di preghiera per la pace dei rappresentanti di tante religioni svoltosi in Assisi nel 1986, chiediamo che, ciascuno secondo la propria tradizione religiosa, nell’intimità della propria famiglia o con la propria comunità di appartenenza, rivolga al Dio della pace la preghiera per la Guinea. Non prevalgano le ragioni economiche, non vi siano intromissioni interessate di potenze esterne, si abbia il coraggio di porre al centro esclusivamente il bene degli abitanti della Guinea e si allontani la minaccia della violenza. Che Dio voglia ascoltare la nostra preghiera e benedire col dono della pace il cammino e la vita di quella nazione.

 

Il Signore vi dia pace

Assisi, settembre 2021

+ Domenico Sorrentino, vescovo

 

2109 – IT – Guinea 2109 – Scheda Guinea2109 – ENG – Guinea 2109 – ESP – Guinea 2109 – TAR – Guinea2109 – FRA – Guinea2109 – POR – Guinea


SPIRITO DI ASSISI – 27 AGOSTO PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per le zone colpite da alluvioni ed incendi

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

mentre uniamo ancora una volta la nostra preghiera al pianto e alla supplica che sale verso Dio dall’Afghanistan che in questi giorni vive momenti drammatici di incertezza e di violenza, impegnandoci ad aprire il cuore alla solidarietà e all’accoglienza, ascoltiamo da Haiti e da tante regioni del mondo il grido della Terra, la nostra casa comune, devastata dalla potenza distruttiva del fuoco e dell’acqua. Questi fenomeni ci interpellano anche perché, in gran parte, sono effetto del cambiamento climatico e della poca cura del territorio, dovuti a comportamenti individuali ma anche a condotte politiche ed economiche gravemente colpevoli.

Le immagini satellitari ci mostrano un pianeta irriconoscibile, in cui mani irresponsabili si macchiano di un vero e proprio “assassinio” ambientale, a svantaggio di singole popolazioni e del mondo intero. Alla distruzione della vegetazione si accompagna spesso anche la morte di animali e di persone innocenti. Di fronte a tanta desolazione, risuona in noi con forza il Cantico di Francesco d’Assisi, potente invito a ricordarci che tutto ciò che esiste è in profonda relazione di fraternità. A noi la responsabilità di agire di conseguenza, a partire da ogni semplice gesto quotidiano di rispetto e amore, per spezzare la logica della violenza e dello sfruttamento e generare accoglienza e pace.

Preghiamo, il 27 di questo mese, perché si plachino, tra gli umani, i sentimenti di intolleranza, tanto più se impropriamente giustificati da motivi religiosi e rivolti a innocenti, donne, bambini. Insieme chiediamo al Dio misericordioso luce e grazia, perché quanti sono accecati dalla ricerca del vantaggio egoistico si aprano alla contemplazione delle meraviglie della vita e tutti, da veri fratelli e sorelle, impariamo a proteggere e custodire la bellezza di ogni creatura.

 

Il Signore vi dia pace

Assisi, agosto 2021

+ Domenico Sorrentino, vescovo

2108 – ENG – Alluvioni e incendi 2108 – IT – Alluvioni e incendi 2108 – TAR – Alluvioni e incendi


SPIRITO DI ASSISI – 27 LUGLIO PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per Haiti

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

nel nostro appuntamento mensile di preghiera per la pace, vogliamo unire la nostra voce e la nostra preghiera a quella dei tanti fratelli e sorelle che da Haiti esprimono sofferenza e preoccupazione per le sorti delle proprie famiglie e del loro stesso Paese.
Il sangue del presidente Jovenel Moïse, brutalmente ucciso in circostanze che fanno sospettare un complotto internazionale, grida a Dio, come grida l’indigenza di una popolazione che da tanti anni occupa gli ultimi posti della classifica dei Paesi più poveri.

Per l’intero popolo di Haiti uniamo la nostra invocazione. Ci stringiamo in particolare intorno ai bambini e alle bambine di Haiti che hanno diritto a scrutare una speranza nel proprio orizzonte di vita. Ad essi si deve assicurare il cibo sufficiente e un’istruzione adeguata. Chiediamo a Dio di proteggere i missionari e tutte le donne e gli uomini che sono in quei luoghi per accompagnarne lo sviluppo integrale e di convertire coloro che aderiscono alle bande armate che anche ultimamente si sono macchiate di rapimenti e di altri orribili delitti.

Preghiamo perché la comunità internazionale metta in atto tutte le misure necessarie a garantire agli abitanti di Haiti i più elementari diritti umani. Preghiamo, ancora, perché tutti possano accogliere il dono della pace che Dio non fa mancare mai a chi gli apre il cuore.

 

Il Signore vi dia pace

Assisi, luglio 2021

+ Domenico Sorrentino, vescovo

2107 – FR – Haiti 2107 – IT – Haiti 2107 – ESP – Haiti2107 – TAR – Haiti2107 – ENG – Haiti


SPIRITO DI ASSISI – 27 GIUGNO PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per la Colombia

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

l’itinerario che ci porta mensilmente a visitare i luoghi di conflitto e di violenza, ci conduce in Colombia. La firma degli accordi di pace avvenuta ormai cinque anni fa, ha posto fine al più lungo e sanguinoso conflitto interno dell’America Latina ma, purtroppo, non ha prodotto i successi sperati e si sono continuate a registrare varie violazioni degli accordi, così come dei diritti umani. Dal 28 aprile scorso si sono susseguite manifestazioni di protesta in tutte le città del Paese e, a fronte di una grande partecipazione popolare, le forze dell’ordine si sono rese protagoniste di pesanti violazioni. Le agenzie indipendenti internazionali dei diritti umani hanno documentato uccisioni e ferimenti, sparizioni forzate e stupri, uso della tortura e arresti arbitrari. La richiesta dei dimostranti è di una maggiore equità fiscale soprattutto alla luce dei danni causati dalla crisi pandemica.

Mentre le proteste e le violenze proseguono, chiediamo che da Assisi e da tutti i cuori che amano la pace, si elevi a Dio la preghiera perché si torni a dare spazio al dialogo e alla comprensione reciproca. Che i credenti di ogni fede, sull’esempio di quanto avvenne in questa città il 27 ottobre 1986, contribuiscano a irrigare la speranza della riconciliazione con la preghiera e, il prossimo 27 giugno, nella forma che ritengono più in sintonia con la propria tradizione, si rivolgano all’unico Dio per chiedere la pace in Colombia.

Il Signore vi dia pace

Assisi, giugno 2021

+ Domenico Sorrentino, vescovo

 

2106 – IT – Colombia 2106 – scheda Colombia 2106 – ARABO Colombia 2106 – ESP Colombia 2106 – PORT Colombia 2106 – ENG – Columbia 2106 FR Colombia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


SPIRITO DI ASSISI – 27 AGOSTO PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per la messa al bando delle armi atomiche

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

questo mese di agosto viene a ricordarci con profonda amarezza i tragici anniversari delle bombe atomiche sganciate sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki settantacinque anni fa. Si trattò di una vera e propria sconfitta dell’umanità. La violenza efferata contro popolazioni inermi prevalse sul dialogo e sulla comprensione reciproca. Nonostante gli orrori prodotti da quella insensatezza, il progetto di morte dell’arma nucleare non si è fermato. Crescono gli arsenali di nuove armi ancor più distruttive. Per questo vengono investite risorse ingenti nella ricerca, nella produzione e nella tenuta in sicurezza di tali ordigni di morte. Papa Francesco ha affermato, a tal proposito, che “l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche. Saremo giudicati per questo” (Papa Francesco presso il Memoriale della pace di Hiroshima, 24/11/2019). 

Vi invito pertanto, il 27 di agoto, a unire la vostra preghiera a quella di tutte le persone di buona volontà affinché sia definitivamente approvato il Trattato Onu del 2017 che prevede la messa al bando della ricerca, costruzione, possesso e uso delle armi nucleari. Sono tanti i Paesi che finora l’hanno firmato e ratificato compreso il Vaticano, ma non in numero sufficiente per la sua entrata in vigore. Chiediamo anche all’Italia, che ospita testate nucleari, di aderire convintamente al Trattato.

Il Signore vi dia pace

Assisi, Agosto 2020

Domenico Sorrentino, vescovo

2008 – Italiano – Nucleare 2008 – Inglese – Nucleare 2008 – Francais – Nucleare 2008 – Arabo – Nucleare2008 – Spagnolo – Nucleare200805 – Scheda 1 Avvenire 200805 – Scheda 2 Avvenire


27 APRILE 2020

Spirito di Assisi – Giornata di preghiera interreligiosa per la pace

Kivu (Repubblica Democratica del Congo)

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

siamo consapevoli che se anche ci sono guerre che mediaticamente e politicamente vengono definite “conflitti dimenticati” e “a bassa intensità”, nel cuore di Dio sono invece molto vive e presenti.

Tra i conflitti armati definiti in quel modo c’è quello in Kivu, una regione della Repubblica Democratica del Congo, la cui disgrazia sembra essere dettata dalla sua ricchezza, ovvero dalle materie prime presenti nel sottosuolo – in primis il coltan – indispensabili per la nostra tecnologia (smartphone, computer…). Il governo e alcune formazioni armate irregolari ormai da anni si contendono il controllo delle aree delle miniere con la violenza. Molto spesso sono donne e bambini a restare vittime di crudeltà di ogni tipo. A questo si aggiunge l’epidemia di Ebola che ha mietuto un numero impressionante di vittime e che sembra essere stata ormai ridotta drasticamente proprio nel momento in cui la pandemia del Covid 19 sta raggiungendo il continente africano. Non è difficile comprendere quali effetti distruttivi avrebbe la diffusione della pandemia nel continente africano poco attrezzato in termini di assistenza sanitaria e di infrastrutture.

Sono tutte ragioni che ci inducono a elevare la nostra preghiera dell’appuntamento del 27 aprile all’unico Dio secondo le diverse tradizioni religiose, nei tempi e nei modi che ciascuno sceglierà, per le popolazioni di quella vasta area del Congo. In questo tempo in cui anche il nord del mondo vede negli occhi la morte e la sofferenza di tanti fratelli e sorelle, sgorghi più forte anche la supplica perché gli uomini possano accogliere il dono della pace.

Il Signore vi dia pace

Assisi, aprile 2020

                                                                                        Domenico Sorrentino, vescovo