Author: spiritodiassisi

SPIRITO DI ASSISI, GIORNATA DI PREGHIERA DEL 27 FEBBRAIO

Assisi, febbraio 2020

 

Carissimi,

l’epidemia del Coronavirus in corso ci chiede di esprimere con la preghiera la nostra vicinanza alle vittime e ai loro familiari. Ancora una volta facciamo esperienza di quanto sia fragile la nostra umanità e come proprio la fragilità ci fa sentire più “simili” e ci aiuta a vincere la tentazione di sperimentare le nostre appartenenze in termini distanti, diffidenti ed ostili.

Per questa ragione, nel consueto appuntamento del 27 di ogni mese in cui chiediamo alle espressioni religiose più diverse di unirsi spiritualmente con noi discepoli di Cristo nella preghiera per la pace, vogliamo volgere l’attenzione verso la Cina e i numerosi popoli, etnie e culture che la abitano. In particolare chiediamo di pregare per quanti in quel Paese vivono una situazione di povertà che forse maggiormente li espone al contagio e alle sue conseguenze più gravi. Al tempo stesso vogliamo volgere il pensiero a coloro che lì soffrono anche nel vedere i propri diritti violati. Secondo le agenzie internazionali persistono violazioni dei diritti dei lavoratori, della libertà di espressione e della libertà di religione. Ci auguriamo che anche le ultime fasi del dialogo tra la Santa Sede e la Cina in tema di libertà religiosa siano il segno di una crescita per tutti, in quell’immenso Paese, di un clima di maggiore tolleranza e comprensione delle differenze etniche e culturali. Auspichiamo che a ciò spinga anche lo sviluppo del dialogo sul piano internazionale al di là degli interessi economici e geo-politici.

Il 27 di febbraio, ciascuno con le proprie comunità di appartenenza, secondo la propria tradizione di culto o nel silenzio della propria casa, rivolga al Dio unico la preghiera per questo grande Paese e per tutti i suoi figli sparsi nel mondo.

 Il Signore vi dia pace

+ Domenico Sorrentino, vescovo

In allegato l’invito alla preghiera

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Italiano)

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Arabo)

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Inglese)

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Francese)

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Portoghese)

 

 


SPIRITO DI ASSISI, GIORNATA DI PREGHIERA DEL 27 GENNAIO

Assisi, gennaio 2020

Carissimi,

da poco ci siamo scambiati gli auguri e abbiamo ancora una volta espresso la nostra voglia di pace anche accogliendo l’annuale Messaggio del Papa. Ebbene, proprio in questo mese che spalanca le porte al nuovo anno abbiamo visto scorrere sangue e spirare venti di guerra.

Non possiamo fare a meno di considerare che purtroppo ci sono tutti i segnali che sembrano condurci verso l’orlo del precipizio di un altro conflitto armato. Chiunque abbia anche una minima conoscenza delle forze in campo comprende come il potenziale di fuoco espresso da USA e Iran sia temibile fino a spingersi al rischio nucleare. Se poi consideriamo anche la possibilità concreta che il conflitto possa estendersi ad altri Paesi dell’area (Iraq, Israele, Libano, Arabia Saudita…) prendiamo coscienza della portata di questa minaccia. Se, come tenacemente auspichiamo, si riuscirà a evitare il ricorso all’uso della forza, resta il clima di inimicizia, di odio, di desiderio di vendetta che sembra essersi sedimentato negli animi.

Ma noi, credenti nell’unico Dio, crediamo e sappiamo che più potente di ogni arma è la preghiera e pertanto non perdiamo la speranza che si convertano i cuori.

È ciò che chiediamo nel consueto appuntamento spirituale del 27 di ogni mese e che vorremmo impegnarci a costruire ciascuno per la propria parte. Il Dio della pace ci ascolti e vinca le nostre resistenze.

Il Signore ci dia pace

 

+ Domenico Sorrentino, vescovo

 

In allegato l’Invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino

2020.01 – Invito alla preghiera (Italiano)

2020.01 – Invito alla preghiera (Inglese)

2020.01 – Invito alla preghiera (Francese)

2020.01 – Invito alla preghiera (Portoghese)

 

 

 

 


Torna l’appuntamento mensile del 27 in ricordo dell’incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II

SPIRITO DI ASSISI, PREGHIERA PER IL LIBANO

ASSISI – “Il nostro appuntamento mensile di preghiera per la pace cade questo mese in giorni che a noi cristiani ricordano la nascita di Gesù, venuto a condividere la nostra povertà per insegnarci la via della pace”.

È questo uno dei passaggi dell’invito del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, lanciato in occasione dell’appuntamento di preghiera per la pace che si ripete il 27 di ogni mese, dedicato al Libano. La preghiera del 27 ricorda lo storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.

“Guardando ai tanti scenari di sofferenza e di guerra – prosegue monsignor Sorrentino – , desidero invitare non solo i nostri fratelli di fede, ma anche i credenti di altre religioni, a pregare per il Libano. In questo Paese da secoli si sperimenta la convivenza di comunità religiose diverse. Lì in passato hanno trovato e trovano tuttora rifugio persone in fuga da guerre e persecuzioni. Lì purtroppo la violenza si è spesso abbattuta con forme tanto crudeli e spietate sia nella forma della guerra civile che nel conflitto armato. Oggi è anche la situazione sociale a lanciare un grido d’allarme. Illuminanti le parole che Bechara Boutros Rai, Patriarca maronita, ha pronunciato nel corso dell’omelia domenica 15 dicembre: “Se i politici si facessero ispirare davvero dalla volontà divina e pregassero, il Libano non si troverebbe oggi in una situazione disperata a livello economico e finanziario, con istituzioni paralizzate. Il popolo non sarebbe ridotto alla fame, umiliato, con più di un terzo di cittadini al di sotto della soglia di povertà, mentre circa la metà dei libanesi è disoccupata”.

Per chi come noi si muove nello “spirito di Assisi” – continua il vescovo – , il Libano è un laboratorio privilegiato, una sfida e una prova della convivenza tra comunità di fedi diverse. Anche per questo è bello che si senta sostenuto dalla preghiera di tante tradizioni religiose. Il 27 dicembre, ciascuno con la propria comunità, si rivolga con fiducia all’unico Dio per chiedere la pace per il popolo libanese.

Il Signore dia ai responsabili la luce necessaria perché si trovino le soluzioni politiche, economiche e sociali più efficaci”.

Come di consueto religiosi e laici sono invitati a pregare per questo Paese nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata. Non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 dicembre.

In allegato l’Invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino

2019.12 Invito alla preghiera – Libano (Italiano)

2019.12 Invito alla preghiera – Libano (Francese)

 

 


Torna l’appuntamento del 27 di ogni mese in ricordo storico incontro per la pace dedicato a questa minoranza dell’Afghanistan

SPIRITO DI ASSISI, IN PREGHIERA PER IL POPOLO HAZARA

ASSISI – Torna il 27 novembre l’appuntamento di preghiera per la pace, questo mese dedicato al popolo Hazara. L’appuntamento voluto dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” si ripete con cadenza mensile. “Sono ancora vivi in noi – scrive il vescovo – i momenti e le iniziative che hanno accompagnato in Assisi il 33° anniversario dello storico incontro dei rappresentanti delle religioni per la pace nel mondo. L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata dalla musica come linguaggio universale che si compone in armonia grazie alla diversità di generi, strumenti, suoni, pause, silenzi… tutti elementi che sembrano metafora perfetta dell’incontro e della preghiera di fedi diverse. Quest’anno abbiamo inteso celebrare in tante forme anche l’ottavo centenario della visita di Francesco al Sultano di Damietta, evento a cui ben si connette lo “spirito di Assisi”, e abbiamo generato un confronto tra i giovani rappresentanti delle religioni sul tema dell’economia in preparazione a “Economy of Francesco” che ci vedrà impegnati nel mese di marzo. Ora – continua monsignor Sorrentino – riprendiamo il cammino di speranza sostenuto dalla preghiera con la quale ciascuno di noi si rivolge a Dio ponendo l’attenzione sul popolo Hazara, una minoranza che vive nella martoriata terra dell’Afghanistan e che soffre persecuzione e violenza. Che il 27 prossimo si alzi la nostra invocazione e si congiunga al grido di dolore di quel popolo. Ciascuno con la propria comunità di fede, nel luogo e nell’ora che riterrà più opportuni non faccia mancare la preghiera perché, pietra su pietra, si costruisca la pace nel mondo e si accolga finalmente il dono di Dio”. Come di consueto religiosi e laici sono invitati a pregare per questa minoranza nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata. Non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 novembre.

 

In allegato l’Invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e la Scheda informativa

2019.11 Invito alla Preghiera – Hazara (Italiano)

2019.11 Scheda Informativa – Hazara (Italiano)

2019.11 Invito alla Preghiera – Popolo Hazara (Inglese)

2019.11 Invito alla Preghiera – Popolo Hazara (Francese)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


CHIUSURA TRA PREGHIERA E MUSICA PER LO SPIRITO DI ASSISI

ASSISI – Particolarmente suggestivo è stato il momento di confronto e preghiera interreligiosa, che si è svolto domenica 27 ottobre pomeriggio nel refettorietto del Convento della Porziuncola, al quale hanno preso parte monsignor Domenico Sorrentino, Rav Joseph Levi, presidente della scuola fiorentina per il dialogo interrelioso di Firenze, Maurizio Ciarfuglia per la fede Baha’ì, Stella Yousif Milad, della Chiesa Copta-Ortodossa e Pawel Gajewski, pastore valdese, rev. Simon Cocksedge, della Chiesa Anglicana.

I leader religiosi si sono confrontati sul ruolo che l’economia svolge all’interno del proprio credo.

"È così bello – ha detto il vescovo - imparare ad ascoltarci anche nelle nostre differenze sentendole come ponti gettati gli uni verso gli altri alla ricerca di una verità sempre più profonda e grande. A questo seppe aprirsi il cuore di Francesco".

 


Entra nel vivo lo Spirito di Assisi: sabato incontro del Comitato della Civiltà dell’Amore, domenica 27 preghiera interreligiosa e in serata: “Francesco e il Sultano”

“LAVORIAMO INSIEME PER UN’ECONOMIA CHE ABBIA AL CENTRO L’UOMO”

Lo ha detto il vescovo monsignor Sorrentino all’apertura del convegno tra giovani di diverse religioni

ASSISI – “Che cosa ha a che fare l’economia con la giovinezza? Ha tanto a che fare perché l’economia è il vostro futuro. Un’economia che abbia al centro l’umanità. Mettendo insieme le nostre risorse ci accorgiamo che abbiamo tanto in comune, abbiamo tanto da costruire”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino in occasione della tre giorni dello Spirito di Assisi, iniziata venerdì 25 ottobre al Sacro convento con il confronto dialogico tra giovani di diverse religioni che hanno riflettuto sul tema: “Quale economia a partire dalle fedi”.  “Sognare un mondo di pace mentre ogni giorno sentiamo l’urlo della guerra è difficile – ha detto ancora monsignor Domenico Sorrentino – . Chi si è invecchiato nell’esperienza delle cose si è anche rassegnato. Noi non ci rassegniamo. Questo mondo è stato fatto bene da Dio. Non ci piace un mondo che ogni giorno deve essere devastato dalla guerra. Ecco perché ci rivolgiamo a voi giovani, abbiamo fiducia che possiate fare bene e meglio”. Dopo i saluti del preside dell’Istituto teologico, padre Giulio Michelini, la professoressa Annarita Caponera ha tenuto una relazione sul legame tra religione ed economia concludendo che, questi due ambiti, “si legano insieme perché c’è l’uomo che ne è il produttore e il beneficiario. Un’economia che non abbia un riferimento all’uomo e al suo modo di organizzare la vita, e la sua vita in comunità, non esiste. Il problema è quindi: quali sono le regole che devono essere osservate per garantire la produttività dei processi economici? La sfida è consentire alle religioni di tornare a disciplinare eticamente, moralmente, il mercato economico”. Nel merito dell’argomento sono poi entrati i relatori della tavola rotonda, moderata dal presidente della commissione Spirito di Assisi, don Tonio Dell’Olio che ha colloquiato con la musulmana Yasmin Doghri, Alessandro Busti (Baha’ì), Alessio Lanfaloni per i cattolici e Graziano Di Nepi, dell’Unione Giovani ebrei d’Italia (UGEI).  Attraverso gli interventi dei vari relatori sono emerse innanzitutto conoscenze e aspetti economici specifici di ciascuna fede religiosa ma l’unico filo conduttore sull’importanza della centralità dell’uomo nell’economia. Laddove questa presenza è secondaria rispetto al profitto nascono le ingiustizie. La tavola rotonda si è conclusa con alcuni interventi di giovani studenti che hanno portato la loro esperienza positiva nell’approccio, anche culinario, per quanto riguarda i ragazzi dell’Istituto Alberghiero presenti in sala, verso altre religioni. La tre giorni dello Spirito di Assisi continua sabato 26 ottobre con il convegno al Sacro convento a partire dalle ore 9,00 dal titolo: “La Civiltà dell’Amore per la pace e lo Sviluppo ambientale e sociale”, organizzato dal Comitato Civiltà dell’Amore. In serata nella Chiesa abbaziale di San Pietro, si esibirà l’Iberian Folk Ensemble, un’orchestra di chitarre tradizionali spagnole. Quest’anno ricorre anche l’ottavo centenario dell’incontro di San Francesco con il sultano Al Kamil, avvenuto, nel 1219, durante le manovre belliche della quinta crociata. Questo storico incontro sarà tematizzato nella serata finale delle manifestazioni, il 27 ottobre a partire dalle ore 21 nella Basilica Superiore di San Francesco, verrà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano”, su libretto del sacerdote austriaco Peter Deibler e musica di Fausto Tuscano. Il pezzo verrà concertato nei giorni del Pellegrinaggio assieme a tutti i “pellegrini musicali” da un gruppo di artisti provenienti da Salisburgo, sotto la direzione del M.o Kai Röhrig.

 

 


GIORNATA DI PREGHIERA DEL 27 OTTOBRE

L'invito del vescovo Sorrentino a pregare per la popolazione curda

Carissimi,

le cronache del 1986 raccontano che, in quel primo 27 ottobre che vide i leaders religiosi riuniti per la pace, tacquero tutte le armi del mondo e i fronti di guerra non registrarono vittime e distruzioni. Quanto desideriamo che quel segno trovi accoglienza e attuazione ancora oggi e nei giorni a venire! In questi ultimi tempi la guerra è tornata a funestare il Medio Oriente, ancora in Siria, nel nord-est, ancora sulla pelle e sulle case di una popolazione, quella curda, provata da persecuzioni secolari. Uniamo le nostre forze affinché, dai templi e dalle case dei credenti nell’unico Dio, si levi la voce, umile e ferma, della preghiera, perché tutti gli uomini accolgano finalmente il dono della pace.    La preghiera muova le coscienze ad aprirsi alla voce di Dio. Uomini e donne impegnati nei campi di battaglia lascino cadere le armi dalle loro mani e si aprano piuttosto all’abbraccio fraterno. Ci rivolgiamo a coloro che pensano che sia indifferente fare affari con la vendita di ordigni di morte, perché riconvertano quella produzione e quel commercio in strumenti e vie della pace.   In questo trentatreesimo anniversario dello storico incontro di Assisi, voglia ascoltarci Dio e si aprano i cuori degli uomini. Ci ritroveremo pertanto, il  prossimo 27,   ad intrecciare le nostre preghiere affinché le  martoriate popolazioni della Siria possano presto  tornare ad assaporare la bellezza della serenità e della pacifica convivenza.

Il Signore ci dia pace.

+Domenico Sorrentino, vescovo

In allegato l’invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino


Al via il 25 ottobre la tre giorni in ricordo dell’incontro interreligioso del 1986. Previsto anche un pellegrinaggio musicale: domenica 27 in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano”

SPIRITO DI ASSISI NEL SEGNO DI “ECONOMY OF FRANCESCO”

Monsignor Sorrentino: “Così ci prepariamo al grande appuntamento di marzo con il Santo Padre, al quale hanno già dato la loro adesione 2.700 giovani di 174 Paesi”

ASSISI – “La riflessione che ci vede impegnati nello ‘Spirito di Assisi’ di questo ottobre 2019 prende spunto dalla grande iniziativa voluta da papa Francesco a marzo del prossimo anno nella Città Serafica: ‘Economy of Francesco’. C’è un contributo che le “fedi” possono dare a questo tema? Aspettiamo l’esito del confronto tra giovani di diversa matrice religiosa. Ma fin d’ora possiamo dire che fede ed economia non sono due mondi lontani”. A dirlo è il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino in vista della tre giorni dello Spirito di Assisi, in ricordo dello storico incontro interreligioso per la pace voluto nel 1986 da San Giovanni Paolo II, che si svolgerà nella città serafica dal 25 al 27 ottobre. “I giovani delle diverse fedi rifletteranno sul senso di un’economia più solidale ed equa. Come il Santo Padre, anche voi abbiamo voluto metterli al centro di questa edizione: da loro ci aspettiamo che  siano protagonisti di una nuova cultura economica. Ci vogliamo preparare, seguendo diversi versanti, al grande appuntamento con il Papa al quale hanno già dato la loro adesione più di 2.700 tra giovani economisti, ricercatori e imprenditori, che andranno selezionati e provengono da 174 paesi”. Il programma prevede che venerdì 25 ottobre a partire dalle 10,15 nel salone papale del Sacro convento, i diversi relatori si confrontino sul tema: “Quale economia a partire dalle fedi”. Dopo l’introduzione di Annarita Caponera, ci sarà la tavola rotonda tra la musulmana Yasmin Doghri, Alessandro Busti (Baha’ì), Alessio Lanfaloni per i cattolici e Graziano Di Nepi, dell’Unione Giovani ebrei d’Italia (UGEI). Domenica 27 ottobre alle ore 12 monsignor Sorrentino celebrerà la santa messa per la pace nella Basilica Superiore di San Francesco. La preghiera interreligiosa si svolgerà domenica pomeriggio a partire dalle ore 16 nel refettorietto del Convento della Porziuncola e vi prenderanno parte monsignor Domenico Sorrentino, Rav Joseph Levi, presidente della scuola fiorentina per il dialogo interrelioso di Firenze, Maurizio Ciarfuglia per la fede Baha’ì, Stella Yousif Milad, della Chiesa Copta-Ortodossa e Pawel Gajewski, pastore valdese, rev. Simon Cocksedge, della Chiesa Anglicana. L’edizione di quest’anno sarà caratterizzata anche dal un pellegrinaggio musicale al quale prenderanno parte oltre cento musicisti (professionisti e studenti) provenienti da più parti del mondo. Per creare un’occasione concreta di scambio creativo e di studio, sabato 26 ottobre, a partire dalle ore 15, ci saranno quattro incontri con Imran Khan (India, sitar), Hossam Mahmoud (Egitto, oud), Michele Carreca (Italia, liuto) e Marco Socías (Spagna, chitarra), organizzati in successione “Come un canone”, su un percorso cittadino che farà tappa nelle tre piccole chiese di Santa Caterina, San Vitale e Sant’Apollinare e si concluderà nelle sale del Museo del Duomo di San Rufino. Ogni sera ci sarà un concerto. Venerdì 25 ottobre, nella Basilica Inferiore di San Francesco il chitarrista spagnolo Marco Socías presenterà brani solistici che hanno chiari riferimenti alle origini arabe della musica spagnola. Sabato 26, nella Chiesa abbaziale di San Pietro, si esibirà l’Iberian Folk Ensemble, un’orchestra di chitarre tradizionali spagnole. Quest’anno ricorre anche l’ottavo centenario dell’incontro di San Francesco con il sultano Al Kamil, avvenuto, nel 1219, durante le manovre belliche della quinta crociata. Questo storico incontro sarà tematizzato nella serata finale delle manifestazioni, il 27 ottobre a partire dalle ore 21 nella Basilica Superiore di San Francesco, verrà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano”, su libretto del sacerdote austriaco Peter Deibler e musica di Fausto Tuscano. Il pezzo verrà concertato nei giorni del Pellegrinaggio assieme a tutti i “pellegrini musicali” da un gruppo di artisti provenienti da Salisburgo, sotto la direzione del M.o Kai Röhrig.

 


In occasione del 33esimo anniversario dell’incontro interreligioso del 1986, in programma dal 25 al 27 ottobre, ci sarà anche un pellegrinaggio musicale di studenti e professionisti da tutto il mondo

SPIRITO DI ASSISI, OLTRE 100 ARTISTI IN CAMPO PER LA PACE

Domenica 27 ottobre verrà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano” a 800 anni dallo storico incontro

ASSISI – Artisti ad Assisi per la pace. Lo Spirito di Assisi, in ricordo dello storico incontro del 27 ottobre 1986 voluto da San Giovanni Paolo II che si svolgerà nella città serafica dal 25 al 27 ottobre, non sarà solo confronto e preghiera, ma anche musica grazie alla partecipazione di oltre 100 musicisti, tra studenti e professionisti, provenienti da tutto il mondo. “Sarà un vero pellegrinaggio musicale – spiega Fausto Tuscano, assisano, compositore e docente all’Università di Salisburgo – che vuole rilanciare non solo il valore più profondo della pace, ma anche porre l’accento sulla necessità dell’apporto di nuovi ‘costruttori di pace’. La musica, e più nello specifico il suono, è l’elemento che più unisce gli uomini di ogni nazionalità, religione, etnia. Assisi sarà quindi il punto d’incontro di musicisti (professionisti e studenti) provenienti da più parti del mondo, esponenti di vari sistemi musicali, che, inserendosi nello storico contesto dello “Spirito di Assisi”, cercheranno di fornire un prezioso contributo al dialogo interreligioso per la pace”. L’incontro musicale è dedicato principalmente ai quattro strumenti a pizzico più diffusi nel mondo: la chitarra, il liuto, l’oud (liuto arabo) e il sitar, considerati come ‘ambasciatori’ di pace tra Oriente e Occidente, ma anche tra passato e presente. Per creare un’occasione concreta di scambio creativo e di studio tra i quattro solisti di fama internazionale, che qui ad Assisi saranno i rappresentanti delle diverse culture musicali, e tutti i partecipanti del Pellegrinaggio, sabato 26 ottobre, a partire dalle ore 15, ci saranno quattro incontri con Imran Khan (India, sitar), Hossam Mahmoud (Egitto, oud), Michele Carreca (Italia, liuto) e Marco Socías (Spagna, chitarra), organizzati in successione “Come un canone”, su un percorso cittadino che farà tappa nelle tre piccole chiese di Santa Caterina, San Vitale e Sant’Apollinare e si concluderà nelle sale del Museo del Duomo di San Rufino. Ogni sera ci sarà un concerto. Venerdì 25 ottobre, nella Basilica Inferiore di San Francesco il chitarrista spagnolo Marco Socías presenterà brani solistici che hanno chiari riferimenti alle origini arabe della musica spagnola. Sabato 26, nella Chiesa abbaziale di San Pietro, si esibirà l’Iberian Folk Ensemble, un’orchestra di chitarre tradizionali spagnole. Quest’anno ricorre anche l’ottavo centenario dell’incontro di San Francesco con il sultano Al Kamil, avvenuto, nel 1219, durante le manovre belliche della quinta crociata. Questo storico incontro sarà tematizzato nella serata finale delle manifestazioni, il 27 ottobre a partire dalle ore 21 nella Basilica Superiore di San Francesco, verrà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano”, su libretto del sacerdote austriaco Peter Deibler e musica di Fausto Tuscano. Il pezzo verrà concertato nei giorni del Pellegrinaggio assieme a tutti i “pellegrini musicali” da un gruppo di artisti provenienti da Salisburgo, sotto la direzione del M.o Kai Röhrig. “Ogni nota, dalla più semplice dell’allievo, a quelle più complesse e articolate dei grandi maestri – conclude Tuscano – troverà la sua giusta collocazione nel grande mosaico della pace che, speriamo, con lo stimolo iniziale dei tre giorni di Assisi, si andrà a formare duraturo nel tempo”.


Dal 25 al 27 ottobre torna l’appuntamento con lo Spirito di Assisi, a 33 anni dallo storico incontro per la pace di San Giovanni Paolo II

GIOVANI DI DIVERSE RELIGIONI A CONFRONTO E IN PREGHIERA PER UNA NUOVA ECONOMIA

Il vescovo: “Ascolto e condivisione tra i diversi leaders per prepararci a Economy of Francesco”

ASSISI – Nuovo appuntamento in preparazione di “Economy of Francesco”. Il 33esimo anniversario dello Spirito di Assisi che ricorda lo storico incontro per la pace del 27 ottobre 1986, voluto da San Giovanni Paolo II, ha infatti come titolo: “Dare un’anima all’economia”. I diversi rappresentanti delle fedi religiose si ritroveranno qui in Assisi, dal 25 al 27 ottobre per vivere insieme momenti di preghiera, di confronto e partecipare a un pellegrinaggio musicale con oltre 100 artisti, tra giovani studenti e professionisti, provenienti da tutto il mondo, realizzato in collaborazione con Fausto Tuscano, assisano e professore di musica all’Università di Salisburgo.  “Quello che sta accadendo in diverse parti del mondo, con una escalation in questi giorni in Siria –  spiega monsignor Domenico Sorrentino – ci spinge a far sentire più forte che mai la nostra richiesta di pace.  Lo “Spirito di Assisi” non è uno slogan ma uno stile di vita che, ripudiando la guerra, mette al centro il rispetto della persona umana, la fraternità tra tutti gli esseri umani, il rispetto dell’ambiente, invocando un’economia di giustizia e solidarietà. Ci prepariamo così all’appuntamento del marzo prossimo “The Economy of Francesco” voluto dal Pontefice che ha invitato qui in Assisi giovani economisti, ricercatori e imprenditori per parlare di economia sostenibile e solidale.  Mettendoci in cammino per l’appuntamento del 2020, questo anniversario dello Spirito di Assisi vedrà giovani rappresentanti delle diverse religioni confrontarsi sulla necessità di realizzare una nuova cultura economica”. Il programma prevede che venerdì 25 ottobre a partire dalle 10,15 nel salone papale del Sacro convento, i diversi relatori si confrontino sul tema: “Quale economia a partire dalle fedi”. Dopo l’introduzione di Annarita Caponera, ci sarà la tavola rotonda tra la musulmana Yasmin Doghri, Alessandro Busti (Baha’ì), Alessio Lanfaloni per i cattolici e Graziano Di Nepi, dell’Unione Giovani ebrei d’Italia (UGEI).  La preghiera interreligiosa si svolgerà domenica 27 ottobre a partire dalle ore 16 nel refettorietto del Convento della Porziuncola e vi prenderanno parte monsignor Domenico Sorrentino, Rav Joseph Levi, presidente della scuola fiorentina per il dialogo interrelioso di Firenze, Maurizio Ciarfuglia per la fede Baha’ì, Stella Yousif Milad, della Chiesa Copta-Ortodossa e Pawel Gajewski, pastore valdese, rev. Simon Cocksedge, della Chiesa Anglicana.