L’appuntamento è alle ore 20,30 nella cattedrale di San Rufino dove partirà la Via Crucis

GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE, LA DIOCESI C’È

Monsignor Sorrentino risponde all’appello del Papa per le popolazioni della Repubblica democratica del Congo e del Sud Sudan

ASSISI – La diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino accoglie l’invito di Papa Francesco e si appresta a vivere, venerdì 23 febbraio, una speciale “Giornata di preghiera e digiuno per la pace” offerta in modo particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. Digiuno e preghiera, quasi a indicare un disarmo assoluto e unilaterale che fa leva esclusivamente sul Signore nel periodo forte della Quaresima. Dopo un’introduzione e riflessione iniziali, alle ore 20,30 nella cattedrale di San Rufino seguirà la via Crucis con il seguente itinerario: via Porta Perlici, via Montecavallo, Vico Bovi, piazza Matteotti, Anfiteatro, via Villamena, via Porta Perlici, che si concluderà nella chiesa di San Vitale. Una giornata di preghiera che la diocesi, in questo periodo di Quaresima, si prepara a vivere anticipando l’appuntamento mensile del 27 in cui tutta la comunità ormai da un anno prega unita per la pace .

In occasione di tale importante appuntamento il vescovo monsignor Domenico Sorrentino ha scritto la lettera, di seguito allegata, intitolata “Una preghiera in unione con il Papa”.

 


GIORNATA DI PREGHIERA E RIFLESSIONE PER LA PACE IN SIRIA

Da Assisi un messaggio per la pace

Il Vescovo di Assisi con le Famiglie Francescane e l’intera Diocesi,
il Sindaco di Assisi con le Istituzioni pubbliche e le associazioni della Città,
la Tavola della Pace, Rete della Pace,
invitano ad una
Giornata di preghiera e di riflessione
per la pace in SIRIA
venerdì 27 aprile 2018
Affinché tacciano le armi e si riapra il dialogo
per questa ragione, con francescana umiltà, ci permettiamo di inviare una
Lettera aperta ad
António Gutierrez
Segretario Generale delle Nazioni Unite
Quanto successo nelle ultime ore ci preoccupa molto. Da molti anni assistiamo impotenti
alla “strage degli innocenti” che si continua a perpetrare in Siria, conflitto paradigmatico delle
guerre fatte per interessi, soldi, risorse, dominio di popoli. Le sofferenze e i lutti che anche gli
organismi sovranazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno documentato a
Ghouta e Douma, interpellano fortemente le nostre coscienze e non ci permettono di restare
indifferenti e in silenzio di fronte all’odio che distrugge la vita soprattutto dei più piccoli che ne
pagano il prezzo più alto.
Vogliamo dare voce al dolore delle tantissime vittime, specialmente bambini, che invocano
pietà e pace; allo stesso tempo chiediamo che si ponga fine a un confronto tra le parti che sembra
conoscere soltanto la via della violenza, con l’uso delle armi convenzionali o addirittura bandite dai
trattati internazionali.
Sulla base della stessa giurisprudenza internazionale e della fede che ci anima riteniamo che non si
possa arginare la violenza con ulteriori interventi che causano soltanto un’escalation del conflitto
armato non certo nell’interesse della giustizia e della protezione degli innocenti.
La città di Assisi che, per vocazione, è promotrice di pace e già nel passato si è resa
protagonista di gesti di fraternità, vuole farsi strumento di pace, con i propri spazi intonati a
francescana umiltà, ad ospitare, incontri di mediazione per favorire un dialogo fra tutte le parti
coinvolte nel conflitto e promuovere la fine delle atroci sofferenze a cui vengono sottoposti tanti
cittadini inermi.
Ci rivolgiamo a Lei, Segretario Generale delle Nazioni Unite, affinché, superando la
logica dei veti, voglia garantire la presenza di personale delle Nazioni Unite sul territorio interessato
come forza di interposizione a protezione delle popolazioni, consentendo così anche accesso agli
aiuti umanitari specialmente a salvaguardia dei bambini.
Desideriamo informarla del fatto che il giorno 27 di ogni mese la comunità ecclesiale di
Assisi propone ai credenti di ogni fede di raccogliersi in preghiera per chiedere il dono della pace,
sulle orme di San Francesco di Assisi, che questa invocazione poneva in ogni suo saluto: “Il
Signore ti dia pace”.
Questa iniziativa mensile è un’eco di quanto San Giovanni Paolo II propose il 27 ottobre
1986 convocando in Assisi i rappresentanti delle religioni del mondo. Quell’evento non rimase
chiuso in sé stesso, al contrario, secondo le stesse profetiche parole del Papa, ha dato il via allo
“Spirito di Assisi” che noi intendiamo custodire e riproporre.
ll prossimo 27 aprile le comunità si raccoglieranno in Assisi e in tante altre parti del mondo
per impetrare dall’unico Dio, per la SIRIA e le molte altre situazioni di conflitto, il dono della pace.
Confidiamo che l’umanità tutta si lasci coinvolgere dal desiderio di pace e di fratellanza.
Con viva riconoscenza e gratitudine per quanto vorrà fare, le diamo un cordiale saluto di Pace
e Bene, dalla Città di S. Francesco e S. Chiara testimoni e operatori di pace.
Domenico Sorrentino
Vescovo Stefania Proietti,
Sindaco
Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento OFMConv
Claudio Durighetto, Ministro Provinciale OFM
Matteo Siro, Ministro Provinciale OFMCapp
Angelo Gentile, Ministro Provinciale T.O.R.
Ivana Stella, Ministro regionale OFS
Le sorelle Clarisse di Assisi
Tonio dell’Olio, Presidente della Pro-Civitate Christiana e della Commissione “Spirito di Assisi”.
Flavio Lotti, Tavola della Pace
Sergio Bassoli, Rete della Pace
Assisi 14 aprile 2018

 


GIORNATA DI PREGHIERA PER IL SUD SUDAN, SRI LANKA E LIBIA

ASSISI – “La preghiera cui intendo chiamarvi il prossimo 27 aprile si pone al servizio del processo di pace iniziato in Sud Sudan. Ma non dimentichiamo, anzi includiamo volentieri nella nostra preghiera, altre urgenze come la guerra in Libia, che potrebbe provocare conseguenze tragiche”. Questo uno dei passaggi dell’invito del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, lanciato in occasione dell’appuntamento di preghiera per la pace che si ripete il 27 di ogni mese, durante il quale si ricorderà lo Sri Lanka a seguito dei tragici attentati avvenuti nei giorni scorsi.

“Per il nostro appuntamento spirituale di preghiera per la pace nel 27 di ogni mese – sottolinea il vescovo –  vi propongo di farci eco del gesto quanto mai significativo compiuto da Papa Francesco lo scorso giovedì 11 aprile. Egli ha voluto chinarsi ai piedi del presidente dello Stato del Sud Sudan e degli oppositori che ormai da anni alimentano un conflitto armato violento e sanguinoso. Papa Francesco ha baciato i loro piedi indicando concretamente a tutti le strade che possono costruire la pace. È importante notare che aveva convocato in Vaticano i contendenti non in vista di un ulteriore negoziato ma per un ritiro spirituale, nella certezza che la meditazione e la preghiera sono elementi – chiave per dare vigore ai processi di pace. Inoltre, insieme ai capi politici, ha invitato anche quelli religiosi presenti in quella regione, compreso Justin Welby primate della Chiesa Anglicana, perché la costruzione della pace richiede di raccogliere tutte le forze spirituali. Infine ha accompagnato la preghiera e la parola ripetendo il gesto significativo compiuto da Gesù nel cenacolo il giovedì santo. Ha indicato così che per puntare sguardo e cuore verso il bene sommo della pace occorre sottrarsi alla logica dei giochi di potere e praticare la via dell’umiltà e del dialogo. Alle sorelle e ai fratelli delle altre religioni che si uniscono alla preghiera mensile per la pace – conclude il vescovo – desidero partecipare la speranza cristiana che nasce dalla Pasqua, ossia dalla passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo, da noi celebrata in questo stesso mese di Aprile. Insieme, e con coraggio, proviamo a metterci al servizio dei progetti di resurrezione, rinascita, pienezza di vita che Dio ha per ogni uomo e per ogni popolo della terra”.

Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 marzo.

In allegato l’invito di preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino.

 


GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE IN MESSICO

L’appuntamento è rivolto a tutti, religiosi e laici nei vari momenti e celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 settembre

ASSISI – Torna il 27 settembre l’appuntamento di preghiera per la pace, questo mese dedicato al Messico. L’appuntamento voluto dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” si ripete con cadenza mensile.

“Pur avendo a cuore tutte le situazioni di conflitto armato e di violenza che si consumano tragicamente nel mondo – rende noto il vescovo – , concentriamo mensilmente le nostre suppliche su un conflitto in particolare in modo da far emergere tante situazioni che, se pure fossero dimenticate dal mondo dell’informazione o occultate volutamente da interessi potenti, non devono essere nascoste alla nostra coscienza e devono trovare spazio anche nella nostra invocazione di pace a Dio. Per il prossimo 27 settembre – precisa il vescovo – vi invito a levare la nostra preghiera per il Messico, provato da un aspro conflitto interno aperto dal narcotraffico. Ci sono aree in quel Paese in cui i cartelli della droga sembrano dettare legge in maniera incontrastata disseminando atroci violenze e sottomettendo la popolazione alla loro legge perversa. Spesso questo clima di violenza viene rafforzato dal sistema di pressoché totale impunità e dalla corruzione dilagante. Tutti aspetti che Papa Francesco ha sottolineato nel corso della sua visita al Paese nel febbraio 2016”.

Come di consueto religiosi e laici sono invitati a pregare per la pace in Messico nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata. Non è previsto un momento comune ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 settembre.

In allegato l’invito di preghiera per la pace in Messico del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e la scheda a cura di Tonio Dell’Olio, presidente della Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”.

 

 


GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE IN NICARAGUA

L’appuntamento è rivolto a tutti, religiosi e laici nei vari momenti e celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 agosto

ASSISI – “Il 27 di questo mese il nostro appuntamento di preghiera per la pace secondo lo ‘Spirito di Assisi’ vorrà accendere i riflettori sui conflitti ‘minori’, quelli che rischiano di essere dimenticati e che non sempre trovano la giusta eco nell’informazione”. Questo l’appello lanciato dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, come intenzione di preghiera per la pace del 27 agosto. Un appuntamento che si ripete ogni mese, voluto dallo stesso vescovo e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”. Come di consueto religiosi e laici sono invitati a pregare per la pace in Nicaragua nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata. Non è previsto un momento comune ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 agosto.
“In particolare – precisa il vescovo – vorrei invitarvi a supplicare il Dio della pace per la situazione del Nicaragua, piccola nazione del Centro America, con una situazione politica difficile che dal punto di vista sociale sta diventando drammatica e registra un notevole carico di vittime. Mentre ci vengono segnalate pesanti violazioni dei diritti umani, abbiamo notizia della testimonianza evangelica delle comunità cristiane e dei loro pastori. La preghiera guardi alle vittime ma anche a quanti si stanno adoperando con tutti i mezzi nonviolenti e leciti in una difficile mediazione per costruire la pace. Non dimentichiamo – ha aggiunto – gli stessi responsabili di questi abusi. Perpetrandoli, essi tradiscono la vocazione di servitori del bene comune dei loro popoli. Dio che conosce anche le pieghe della loro coscienza, apra i loro cuori a pensieri di giustizia e di pace. Nella morte del suo figlio Gesù egli si è rivelato come amore infinito. A lui, con i diversi nomi e modi delle varie tradizioni religiose, salga fiduciosa la nostra preghiera”.
In allegato l’invito di preghiera per la pace in Nicaragua del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e la scheda a cura di Tonio Dell’Olio, presidente della Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”.

GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE NELLA REPUBBLICA CENTRAFRICANA

L’invito è rivolto a tutti nei vari momenti della giornata

ASSISI – È dedicata alla Repubblica Centrafricana l’intenzione di preghiera per la pace del 27 marzo. L’appuntamento voluto dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” ha cadenza mensile.

“Come un itinerario spirituale e geografico – comunica il vescovo -, proseguiamo unendo la forza della nostra supplica rivolta all’unico Dio affinché ogni persona che abita il pianeta possa accogliere il dono prezioso della pace. Come cristiani ci stiamo preparando alla festa che segna il centro della nostra fede: la Pasqua di Cristo. Un motivo ancora più profondo per aprirci ai credenti di ogni fede e comunicare loro il desiderio che la resurrezione di Gesù possa coinvolgere soprattutto coloro che portano impresse nella carne e nell’esperienza quotidiana le ferite della violenza e dell’ingiustizia per aprirsi alla vita con speranza. Facendo mio il suggerimento della Commissione spirito di Assisi – prosegue monsignor Sorrentino – , per il 27 marzo propongo di unire la nostra preghiera a favore di un Paese che sta attraversando da anni una difficile condizione di conflitto, la Repubblica Centrafricana. Nella scheda che accludo potrete attingere maggiori dettagli sulle ragioni del conflitto e sulle forze che si confrontano militarmente. Chiedo a tutti di sostenere gli spiragli di una pace fragile ma preziosa. Ci sta particolarmente a cuore anche perché Papa Francesco proprio in questa terra decise di dare inizio all’anno di Grazia del Giubileo della Misericordia. Rivolgersi a Dio per invocare la pace per la Repubblica Centrafricana equivale a dare voce a tanti poveri che non hanno voce e dare centralità nella nostra preghiera a quella che appare con tutta evidenza una periferia degli interessi mondiali dei potenti. Invochiamo, uniti, il Dio della Pace perché converta il cuore dei violenti e continui a stare accanto alla sorte dei poveri”.

Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 marzo.

In allegato l’invito di preghiera per la pace in Nicaragua del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e la relativa scheda

 

 

 


Mercoledì 27 giugno torna l’appuntamento mensile di preghiera

GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE NELLO YEMEN

L’invito è rivolto a tutti, religiosi e laici, nei vari momenti della giornata

ASSISI – Una preghiera intensa e sentita per lo Yemen. È questa l’intenzione di preghiera per la pace del 27 di giugno, un appuntamento che si ripete ogni mese, voluto dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”. Domani, mercoledì 27 giugno, l’invito rivolto a tutti, sia religiosi che laici, è di pregare nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata per le popolazioni dello Yemen colpite dalla guerra. “Già nel mese di gennaio – precisa il vescovo – avevo chiesto di riservare un ricordo speciale al conflitto in corso nello Yemen nella preghiera mensile secondo lo ‘spirito di Assisi’. Vi avevamo fatto riferimento unendoci alla denuncia delle esportazioni di ordigni esplosivi dall’Italia verso l’Arabia Saudita, che li utilizza proprio per bombardare le città yemenite. Nell’appuntamento di preghiera del prossimo 27 giugno – prosegue -, vi chiedo di tornare a pregare per quella terra e quel popolo. Non dimentichiamo certo tanti altri punti critici del pianeta, e di mese in mese, cerchiamo di metterne a fuoco qualcuno. Ma ritorniamo questo mese sullo Yemen anche perché il conflitto che lì si svolge è  tanto cruento quanto dimenticato”. Ricordando l’appello lanciato a tal proposito da Papa Francesco all’Angelus di domenica 17 giugno, rivolto “alla comunità internazionale perché non risparmi alcuno sforzo per portare con urgenza al tavolo dei negoziati le parti in causa ed evitare un peggioramento della già tragica situazione umanitaria”, il vescovo ricorda che “le truppe della coalizione a guida saudita hanno accerchiato la città di Hodeidah che conta circa 700mila abitanti e, tra questi, 300mila bambini. In attesa che anche l’informazione e l’impegno internazionale facciano la loro parte – conclude -, noi ci rivolgiamo con fiducia al Dio della pace. Crediamo nella forza umile della preghiera, per ottenere che i cuori siano toccati e le armi si fermino almeno di fronte ai bambini”.

In allegato il messaggio del vescovo monsignor Domenico Sorrentino

2018.06 Invito alla preghiera


GIORNATA DI PREGHIERA PER LE VITTIME DEL SISTEMA ECONOMICO INGIUSTO

L’invito del vescovo Sorrentino in preparazione di Economy of Francesco

ASSISI – Sulla scia della lettera del Santo Padre che ha lanciato l’evento “Economy of Francesco” che si terrà nella città serafica nel marzo 2020, la Commissione Spirito di Assisi, il 27 maggio invita a pregare per un’economia più giusta. “In questo mese di maggio – spiega il vescovo monsignor Domenico Sorrentino – non possiamo nascondere la festa del cuore che ci ha prodotto l’annuncio di Papa Francesco di realizzare proprio qui in Assisi l’evento Economy of Francesco in cui lui stesso conta di accogliere giovani imprenditori e imprenditrici ed economisti che accettino di stipulare “un ‘patto’ per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani”. Per questa ragione memori dell’ammonizione del Concilio Vaticano II – prosegue monsignor Sorrentino – per il quale la pace non è assenza di guerra ma opera di giustizia, il 27 di questo mese di maggio mi permetto di invitare tutti a pregare piuttosto che per un’area di conflitto, per le vittime del sistema economico ingiusto che genera conflitti e violenze oltre che fame, distruzione e morte. Quella stessa che il Papa in più occasioni ha definito ‘economia che uccide’. In questo modo portiamo nel cuore anche la preparazione dell’evento del 26-28 marzo 2020. Pregare per le vittime del sistema economico inequo – spiega ancora monsignor Sorrentino – significa ad esempio pregare per i migranti che sono costretti ad abbandonare case e affetti per iniziare viaggi in cui rischiano la vita e a volte la perdono; per i bambini sfruttati in lavori rischiosi e faticosi; per le donne vittime della tratta a scopo lavorativo o sessuale; per i lavoratori cui non vengono garantiti i diritti elementari, un ambiente lavorativo sicuro e salubre e un giusto salario; per il popolo degli scartati da un modello economico che pone il profitto al di sopra di ogni altra esigenza. Pertanto il 27 maggio – conclude – ci riuniremo spiritualmente ciascuno nella propria comunità di fede e secondo stili e tradizioni proprie facendoci interpreti presso Dio del grido degli oppressi e degli sfruttati. Un pensiero di particolare affetto voglio riservare ai fratelli e alle sorelle musulmani che vivranno questo appuntamento nel contesto del tempo sacro del Ramadan”. Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 maggio.

 


Dal 25 al 27 ottobre torna l’appuntamento con lo Spirito di Assisi, a 33 anni dallo storico incontro per la pace di San Giovanni Paolo II

GIOVANI DI DIVERSE RELIGIONI A CONFRONTO E IN PREGHIERA PER UNA NUOVA ECONOMIA

Il vescovo: “Ascolto e condivisione tra i diversi leaders per prepararci a Economy of Francesco”

ASSISI – Nuovo appuntamento in preparazione di “Economy of Francesco”. Il 33esimo anniversario dello Spirito di Assisi che ricorda lo storico incontro per la pace del 27 ottobre 1986, voluto da San Giovanni Paolo II, ha infatti come titolo: “Dare un’anima all’economia”. I diversi rappresentanti delle fedi religiose si ritroveranno qui in Assisi, dal 25 al 27 ottobre per vivere insieme momenti di preghiera, di confronto e partecipare a un pellegrinaggio musicale con oltre 100 artisti, tra giovani studenti e professionisti, provenienti da tutto il mondo, realizzato in collaborazione con Fausto Tuscano, assisano e professore di musica all’Università di Salisburgo.  “Quello che sta accadendo in diverse parti del mondo, con una escalation in questi giorni in Siria –  spiega monsignor Domenico Sorrentino – ci spinge a far sentire più forte che mai la nostra richiesta di pace.  Lo “Spirito di Assisi” non è uno slogan ma uno stile di vita che, ripudiando la guerra, mette al centro il rispetto della persona umana, la fraternità tra tutti gli esseri umani, il rispetto dell’ambiente, invocando un’economia di giustizia e solidarietà. Ci prepariamo così all’appuntamento del marzo prossimo “The Economy of Francesco” voluto dal Pontefice che ha invitato qui in Assisi giovani economisti, ricercatori e imprenditori per parlare di economia sostenibile e solidale.  Mettendoci in cammino per l’appuntamento del 2020, questo anniversario dello Spirito di Assisi vedrà giovani rappresentanti delle diverse religioni confrontarsi sulla necessità di realizzare una nuova cultura economica”. Il programma prevede che venerdì 25 ottobre a partire dalle 10,15 nel salone papale del Sacro convento, i diversi relatori si confrontino sul tema: “Quale economia a partire dalle fedi”. Dopo l’introduzione di Annarita Caponera, ci sarà la tavola rotonda tra la musulmana Yasmin Doghri, Alessandro Busti (Baha’ì), Alessio Lanfaloni per i cattolici e Graziano Di Nepi, dell’Unione Giovani ebrei d’Italia (UGEI).  La preghiera interreligiosa si svolgerà domenica 27 ottobre a partire dalle ore 16 nel refettorietto del Convento della Porziuncola e vi prenderanno parte monsignor Domenico Sorrentino, Rav Joseph Levi, presidente della scuola fiorentina per il dialogo interrelioso di Firenze, Maurizio Ciarfuglia per la fede Baha’ì, Stella Yousif Milad, della Chiesa Copta-Ortodossa e Pawel Gajewski, pastore valdese, rev. Simon Cocksedge, della Chiesa Anglicana.

 

 

 


IL VESCOVO DI ASSISI DENUNCIA L’INTERMINABILE BOLLETTINO DI GUERRA

ASSISI – “Quando potremo unirci nella preghiera mensile del ‘27’ – preghiera per la pace, preghiera dello ‘spirito di Assisi – senza aver dovuto ascoltare un altro bollettino di guerra, con morti e feriti, con una interminabile scia di sangue?”. La denuncia arriva dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, alla vigilia della preghiera per la pace, dallo stesso istituita per il 27 di ogni mese. “I morti di Barcellona, e i tanti con loro – aggiunge il vescovo -, in tutte le situazioni di violenza del mondo, e le insane parole di governanti che agitano prospettive di guerra nucleare, ci spingono a dare alla nostra preghiera nuova forza. Unendoci tutti. Pregando in Cristo, il Dio crocifisso che non fa violenza, ma la subisce per amore. In sintonia con la preghiera che si leva anche dalle altre religioni, e sale verso l’unico Padre, il Dio della pace che ci fa tutti fratelli. No, i terroristi – prosegue – non ci trascineranno in una guerra di religione. Troppe guerre di religione nel passato hanno insanguinato anche i popoli cristiani, al loro interno. Con il senno del poi – ma comunque senno evangelico, da coltivare e da non dare mai per scontato – ci vergogniamo che anche la cristianità, pur in tempi ormai lontani, e con tutte le contestualizzazioni che si vogliano fare, abbia imbracciato le armi non solo con i toni dell’auto-difesa, ma anche con quelli della “guerra santa”. Quanto stridono le armi ‘crociate’ con l’immagine del Dio ‘crocifisso’! Oggi abbiamo compreso – come ebbe a scrivere Benedetto XVI ed è ribadito da papa Francesco – che le guerre di religione sono un’espressione di immaturità dell’esperienza credente. Quando la religione incontra veramente Dio, incontra necessariamente il Dio della pace. Costruiamo dunque, cari fratelli e sorelle, una catena ideale di preghiera, che passi per i monasteri delle claustrali, le nostre parrocchie, i mass media e i social, sentendoci felici se anche i credenti di altre religioni – come tanti di loro hanno dichiarato di voler fare – vorranno unirsi a noi. ‘Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto’. Con queste parole Gesù – conclude monsignor Sorrentino – ci ha assicurato la forza della preghiera. E quale altra forza potrebbe sciogliere i cuori induriti, i muri che dividono città e popoli, gli egoismi regionali contrapposti, le storie irrigidite dall’odio, gli interessi dei mercanti di armi, le parole fanatiche del fondamentalismo, le contraddizioni di una politica incapace di votarsi al bene comune dell’umanità? Signore, donaci la tua pace!”. Con questa riflessione il vescovo Sorrentino invita tutti, a cominciare dai sacerdoti che celebreranno la messa domenicale, ai diversi ordini e congregazioni religiose a rivolgere la preghiera di domani per la pace.
In allegato il messaggio del vescovo monsignor Domenico Sorrentino