Archivio Tag: Giornata di preghiera del 27

SPIRITO DI ASSISI – 27 GIUGNO PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Per le situazioni di disordine sociale in vari stati del mondo

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

 

le manifestazioni di protesta scoppiate nei giorni scorsi nelle città degli Stati Uniti si sono diffuse come un lampo in tante città del mondo.  Le famiglie afroamericane si sentono discriminate e minacciate e, sull’onda di una lunga storia di sofferenza, hanno reagito con una protesta di massa. Come abbiamo visto, non sono mancati, in queste manifestazioni, eccessi di minoranze che si sono date a scorribande e razzie ingiustificate e violente. Proprio perché non si tratta di un attacco dall’esterno, queste tensioni che germinano dall’interno stesso delle convivenze civili sono da considerare non meno pericolose perché mettono uno contro l’altro anche amici, vicini di casa, conoscenti e, come sempre, coinvolgono persone innocenti.

Scenari ugualmente preoccupanti si delineano in altra parte del mondo. Non possiamo non essere preoccupati, ad esempio, di quanto sta avvenendo in Hong Kong, dove si vive con il timore di iniziative e leggi repressive, che minacciano le libertà acquisite e garantite dallo statuto speciale di questo stato, determinando reazioni popolari dalle conseguenze imprevedibili.

Per questo invito i credenti di ogni fede a rivolgere il cuore a Dio nel giorno 27 del mese per domandare la pace per la situazione sociale negli Stati Uniti d’America e in Hong Kong. Preghiamo per tutti i luoghi del mondo in cui il mancato rispetto di alcuni diritti e della stessa dignità umana genera discriminazioni e disordini.

Dio renda ogni animo ben disposto ad accogliere il suo amore e a praticarlo verso tutti, per garantire una ordinata convivenza nella giustizia e nella libertà.

Il Signore vi dia pace

 

Assisi, giugno 2020

  + Domenico Sorrentino, vescovo

 

2006 – Arabo – Razzismo USA e Hong Kong 2006 – English – Razzismo USA e Hong Kong 2006 – Français – Razzismo USA e Hong Kong 2006 – Italiano – Razzismo USA e Hong Kong


SPIRITO DI ASSISI, GIORNATA DI PREGHIERA DEL 27 MARZO

Assisi, marzo 2020

Carissimi,

il mese scorso abbiamo pregato per le persone colpite da coronavirus in Cina e per i numerosi popoli, etnie e culture che la abitano. Ora la pandemia sta interessando tutto il globo terrestre. Tanti sono gli interrogativi che ci interpellano nel constatare la vulnerabilità di una società basata sul benessere e il consumismo. Di fronte al bisogno estremo, che si abbatte anche su popolazioni economicamente più solide, ci accorgiamo che siamo tutti sulla stessa barca, e solo restando uniti possiamo cercare una via di uscita. Quale pace vogliamo costruire? Proponiamo questo interrogativo anche ai fratelli di altre religioni che vogliono unirsi a noi nella preghiera. Per noi cristiani, mentre viviamo con la Quaresima un tempo speciale di conversione, il pensiero va a Gesù che ha preso su di sé tutti i dolori dell’umanità, per ridonarci l’abbraccio misericordioso di Dio e la bellezza della fraternità smarrita.

Sentiamo in fondo al cuore l’invito a un cambio di rotta, nella direzione di una vera solidarietà, che non lasci nessuno abbandonato o ai margini. Un cambio di rotta che si esprima in piccoli o grandi gesti, come quelli che stiamo ammirando in questi giorni di crisi in tanti che stanno donando la parte migliore di sé al servizio degli altri, soprattutto quanti operano in prima linea per salvare vite umane.

Se un “virus” è capace di mettere in ginocchio il mondo, è ora di metterci in gioco tutti, per difenderci da questo e da tanti altri “virus” che producono scenari di guerra, violenza e indifferenza. Il “coronavirus” e tutti gli altri “virus” non sono imbattibili. In questo 27 del mese, giornata che ricorda l’impegno per la pace di tutti i leader religiosi della terra, facciamo brillare da un punto all’altro del pianeta la nostra preghiera. L’apostolo Paolo scrive che “tutto concorre al bene per quelli che amano Dio”. La pandemia che minaccia il pianeta ci spinga a passi decisivi per la realizzazione di un mondo più unito e fraterno.

Il Signore vi dia pace

 

+ Domenico Sorrentino, vescovo

 

In allegato l’invito alla preghiera

2020.03 Invito alla preghiera – Coronavirus (Italiano)

2020.03 Invito alla preghiera – Coronavirus (Arabo)

2020.03 Invito alla preghiera – Coronavirus (Inglese)

2020.03 Invito alla preghiera – Coronavirus (Francese)


SPIRITO DI ASSISI, GIORNATA DI PREGHIERA DEL 27 FEBBRAIO

Assisi, febbraio 2020

 

Carissimi,

l’epidemia del Coronavirus in corso ci chiede di esprimere con la preghiera la nostra vicinanza alle vittime e ai loro familiari. Ancora una volta facciamo esperienza di quanto sia fragile la nostra umanità e come proprio la fragilità ci fa sentire più “simili” e ci aiuta a vincere la tentazione di sperimentare le nostre appartenenze in termini distanti, diffidenti ed ostili.

Per questa ragione, nel consueto appuntamento del 27 di ogni mese in cui chiediamo alle espressioni religiose più diverse di unirsi spiritualmente con noi discepoli di Cristo nella preghiera per la pace, vogliamo volgere l’attenzione verso la Cina e i numerosi popoli, etnie e culture che la abitano. In particolare chiediamo di pregare per quanti in quel Paese vivono una situazione di povertà che forse maggiormente li espone al contagio e alle sue conseguenze più gravi. Al tempo stesso vogliamo volgere il pensiero a coloro che lì soffrono anche nel vedere i propri diritti violati. Secondo le agenzie internazionali persistono violazioni dei diritti dei lavoratori, della libertà di espressione e della libertà di religione. Ci auguriamo che anche le ultime fasi del dialogo tra la Santa Sede e la Cina in tema di libertà religiosa siano il segno di una crescita per tutti, in quell’immenso Paese, di un clima di maggiore tolleranza e comprensione delle differenze etniche e culturali. Auspichiamo che a ciò spinga anche lo sviluppo del dialogo sul piano internazionale al di là degli interessi economici e geo-politici.

Il 27 di febbraio, ciascuno con le proprie comunità di appartenenza, secondo la propria tradizione di culto o nel silenzio della propria casa, rivolga al Dio unico la preghiera per questo grande Paese e per tutti i suoi figli sparsi nel mondo.

 Il Signore vi dia pace

+ Domenico Sorrentino, vescovo

In allegato l’invito alla preghiera

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Italiano)

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Arabo)

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Inglese)

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Francese)

2020.02 Invito alla preghiera – Cina (Portoghese)

 

 


Torna l’appuntamento del 27 di ogni mese in ricordo storico incontro per la pace dedicato a questa minoranza dell’Afghanistan

SPIRITO DI ASSISI, IN PREGHIERA PER IL POPOLO HAZARA

ASSISI – Torna il 27 novembre l’appuntamento di preghiera per la pace, questo mese dedicato al popolo Hazara. L’appuntamento voluto dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” si ripete con cadenza mensile. “Sono ancora vivi in noi – scrive il vescovo – i momenti e le iniziative che hanno accompagnato in Assisi il 33° anniversario dello storico incontro dei rappresentanti delle religioni per la pace nel mondo. L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata dalla musica come linguaggio universale che si compone in armonia grazie alla diversità di generi, strumenti, suoni, pause, silenzi… tutti elementi che sembrano metafora perfetta dell’incontro e della preghiera di fedi diverse. Quest’anno abbiamo inteso celebrare in tante forme anche l’ottavo centenario della visita di Francesco al Sultano di Damietta, evento a cui ben si connette lo “spirito di Assisi”, e abbiamo generato un confronto tra i giovani rappresentanti delle religioni sul tema dell’economia in preparazione a “Economy of Francesco” che ci vedrà impegnati nel mese di marzo. Ora – continua monsignor Sorrentino – riprendiamo il cammino di speranza sostenuto dalla preghiera con la quale ciascuno di noi si rivolge a Dio ponendo l’attenzione sul popolo Hazara, una minoranza che vive nella martoriata terra dell’Afghanistan e che soffre persecuzione e violenza. Che il 27 prossimo si alzi la nostra invocazione e si congiunga al grido di dolore di quel popolo. Ciascuno con la propria comunità di fede, nel luogo e nell’ora che riterrà più opportuni non faccia mancare la preghiera perché, pietra su pietra, si costruisca la pace nel mondo e si accolga finalmente il dono di Dio”. Come di consueto religiosi e laici sono invitati a pregare per questa minoranza nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata. Non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 novembre.

 

In allegato l’Invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e la Scheda informativa

2019.11 Invito alla Preghiera – Hazara (Italiano)

2019.11 Scheda Informativa – Hazara (Italiano)

2019.11 Invito alla Preghiera – Popolo Hazara (Inglese)

2019.11 Invito alla Preghiera – Popolo Hazara (Francese)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


GIORNATA DI PREGHIERA DEL 27 OTTOBRE

L'invito del vescovo Sorrentino a pregare per la popolazione curda

Carissimi,

le cronache del 1986 raccontano che, in quel primo 27 ottobre che vide i leaders religiosi riuniti per la pace, tacquero tutte le armi del mondo e i fronti di guerra non registrarono vittime e distruzioni. Quanto desideriamo che quel segno trovi accoglienza e attuazione ancora oggi e nei giorni a venire! In questi ultimi tempi la guerra è tornata a funestare il Medio Oriente, ancora in Siria, nel nord-est, ancora sulla pelle e sulle case di una popolazione, quella curda, provata da persecuzioni secolari. Uniamo le nostre forze affinché, dai templi e dalle case dei credenti nell’unico Dio, si levi la voce, umile e ferma, della preghiera, perché tutti gli uomini accolgano finalmente il dono della pace.    La preghiera muova le coscienze ad aprirsi alla voce di Dio. Uomini e donne impegnati nei campi di battaglia lascino cadere le armi dalle loro mani e si aprano piuttosto all’abbraccio fraterno. Ci rivolgiamo a coloro che pensano che sia indifferente fare affari con la vendita di ordigni di morte, perché riconvertano quella produzione e quel commercio in strumenti e vie della pace.   In questo trentatreesimo anniversario dello storico incontro di Assisi, voglia ascoltarci Dio e si aprano i cuori degli uomini. Ci ritroveremo pertanto, il  prossimo 27,   ad intrecciare le nostre preghiere affinché le  martoriate popolazioni della Siria possano presto  tornare ad assaporare la bellezza della serenità e della pacifica convivenza.

Il Signore ci dia pace.

+Domenico Sorrentino, vescovo

In allegato l’invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino


Il 27 luglio torna l’appuntamento mensile per la pace in ricordo dello storico incontro del 1986

DA ASSISI L’INVITO ALLA PREGHIERA PER IL VENEZUELA

Monsignor Sorrentino: “Vogliamo accompagnare i colloqui dei rappresentanti delle parti affinché si giunga presto a una soluzione giusta e duratura”

ASSISI – Un invito alla preghiera per il Venezuela. È quello lanciato dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione dell’appuntamento di preghiera per la pace che si ripete il 27 di ogni mese, in ricordo dello storico incontro del 1986. “È tempo di vacanze. Ma la preghiera non va in vacanza – scrive il vescovo nel suo invito – . Essa è la sentinella dell’umano. E se anche sui conflitti armati cala l’attenzione dell’opinione pubblica, la preghiera viene a scuoterci. Questo mese vogliamo guardare al Venezuela. Questo Paese sta vivendo una grave crisi, di cui si è molto parlato negli scorsi mesi. Ora questa crisi sembra scomparsa dai titoli dei notiziari. Papa Francesco ha riacceso l’attenzione sulla sofferenza di quelle popolazioni. Dopo la preghiera dell’Angelus di domenica 14 luglio ha detto: ‘Ancora una volta desidero esprimere la mia vicinanza all’amato popolo venezuelano, particolarmente provato per il perdurare della crisi. Preghiamo il Signore di ispirare e illuminare le parti in causa, affinché possano quanto prima arrivare a un accordo che ponga fine alle sofferenze della gente per il bene del Paese e dell’intera regione’. Innalziamo anche noi, su quelle sofferenze, l’umile lanterna della nostra preghiera. Accendiamo fiammelle di fede che, mentre si levano verso Dio e implorano la sua grazia, richiamano anche l’attenzione e l’impegno della politica internazionale. Lo faremo il 27 luglio prossimo, giorno del nostro appuntamento mensile di preghiera per la pace, nel solco di quanto avvenne ad Assisi, con san Giovanni Paolo II e i leaders religiosi dell’umanità, il 27 ottobre 1986. Siamo grati, come discepoli di Cristo, a quanti vorranno unirsi a noi anche in altre tradizioni religiose. Con la nostra preghiera – aggiunge ancora monsignor Sorrentino – vogliamo accompagnare i colloqui dei rappresentanti delle parti che si confrontano affinché si giunga presto in Venezuela a una pace giusta e duratura”. Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 luglio.

 

 

In allegato l’invito del vescovo monsignor Domenico Sorrentino in Italiano, Inglese, Francese e Portoghese

 

 


GIORNATA DI PREGHIERA PER LE VITTIME DEL SISTEMA ECONOMICO INGIUSTO

L’invito del vescovo Sorrentino in preparazione di Economy of Francesco

ASSISI – Sulla scia della lettera del Santo Padre che ha lanciato l’evento “Economy of Francesco” che si terrà nella città serafica nel marzo 2020, la Commissione Spirito di Assisi, il 27 maggio invita a pregare per un’economia più giusta. “In questo mese di maggio – spiega il vescovo monsignor Domenico Sorrentino – non possiamo nascondere la festa del cuore che ci ha prodotto l’annuncio di Papa Francesco di realizzare proprio qui in Assisi l’evento Economy of Francesco in cui lui stesso conta di accogliere giovani imprenditori e imprenditrici ed economisti che accettino di stipulare “un ‘patto’ per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani”. Per questa ragione memori dell’ammonizione del Concilio Vaticano II – prosegue monsignor Sorrentino – per il quale la pace non è assenza di guerra ma opera di giustizia, il 27 di questo mese di maggio mi permetto di invitare tutti a pregare piuttosto che per un’area di conflitto, per le vittime del sistema economico ingiusto che genera conflitti e violenze oltre che fame, distruzione e morte. Quella stessa che il Papa in più occasioni ha definito ‘economia che uccide’. In questo modo portiamo nel cuore anche la preparazione dell’evento del 26-28 marzo 2020. Pregare per le vittime del sistema economico inequo – spiega ancora monsignor Sorrentino – significa ad esempio pregare per i migranti che sono costretti ad abbandonare case e affetti per iniziare viaggi in cui rischiano la vita e a volte la perdono; per i bambini sfruttati in lavori rischiosi e faticosi; per le donne vittime della tratta a scopo lavorativo o sessuale; per i lavoratori cui non vengono garantiti i diritti elementari, un ambiente lavorativo sicuro e salubre e un giusto salario; per il popolo degli scartati da un modello economico che pone il profitto al di sopra di ogni altra esigenza. Pertanto il 27 maggio – conclude – ci riuniremo spiritualmente ciascuno nella propria comunità di fede e secondo stili e tradizioni proprie facendoci interpreti presso Dio del grido degli oppressi e degli sfruttati. Un pensiero di particolare affetto voglio riservare ai fratelli e alle sorelle musulmani che vivranno questo appuntamento nel contesto del tempo sacro del Ramadan”. Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 maggio.

 


GIORNATA DI PREGHIERA PER IL SUD SUDAN, SRI LANKA E LIBIA

ASSISI – “La preghiera cui intendo chiamarvi il prossimo 27 aprile si pone al servizio del processo di pace iniziato in Sud Sudan. Ma non dimentichiamo, anzi includiamo volentieri nella nostra preghiera, altre urgenze come la guerra in Libia, che potrebbe provocare conseguenze tragiche”. Questo uno dei passaggi dell’invito del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, lanciato in occasione dell’appuntamento di preghiera per la pace che si ripete il 27 di ogni mese, durante il quale si ricorderà lo Sri Lanka a seguito dei tragici attentati avvenuti nei giorni scorsi.

“Per il nostro appuntamento spirituale di preghiera per la pace nel 27 di ogni mese – sottolinea il vescovo –  vi propongo di farci eco del gesto quanto mai significativo compiuto da Papa Francesco lo scorso giovedì 11 aprile. Egli ha voluto chinarsi ai piedi del presidente dello Stato del Sud Sudan e degli oppositori che ormai da anni alimentano un conflitto armato violento e sanguinoso. Papa Francesco ha baciato i loro piedi indicando concretamente a tutti le strade che possono costruire la pace. È importante notare che aveva convocato in Vaticano i contendenti non in vista di un ulteriore negoziato ma per un ritiro spirituale, nella certezza che la meditazione e la preghiera sono elementi – chiave per dare vigore ai processi di pace. Inoltre, insieme ai capi politici, ha invitato anche quelli religiosi presenti in quella regione, compreso Justin Welby primate della Chiesa Anglicana, perché la costruzione della pace richiede di raccogliere tutte le forze spirituali. Infine ha accompagnato la preghiera e la parola ripetendo il gesto significativo compiuto da Gesù nel cenacolo il giovedì santo. Ha indicato così che per puntare sguardo e cuore verso il bene sommo della pace occorre sottrarsi alla logica dei giochi di potere e praticare la via dell’umiltà e del dialogo. Alle sorelle e ai fratelli delle altre religioni che si uniscono alla preghiera mensile per la pace – conclude il vescovo – desidero partecipare la speranza cristiana che nasce dalla Pasqua, ossia dalla passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo, da noi celebrata in questo stesso mese di Aprile. Insieme, e con coraggio, proviamo a metterci al servizio dei progetti di resurrezione, rinascita, pienezza di vita che Dio ha per ogni uomo e per ogni popolo della terra”.

Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 marzo.

In allegato l’invito di preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino.

 


GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE NELLA REPUBBLICA CENTRAFRICANA

L’invito è rivolto a tutti nei vari momenti della giornata

ASSISI – È dedicata alla Repubblica Centrafricana l’intenzione di preghiera per la pace del 27 marzo. L’appuntamento voluto dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” ha cadenza mensile.

“Come un itinerario spirituale e geografico – comunica il vescovo -, proseguiamo unendo la forza della nostra supplica rivolta all’unico Dio affinché ogni persona che abita il pianeta possa accogliere il dono prezioso della pace. Come cristiani ci stiamo preparando alla festa che segna il centro della nostra fede: la Pasqua di Cristo. Un motivo ancora più profondo per aprirci ai credenti di ogni fede e comunicare loro il desiderio che la resurrezione di Gesù possa coinvolgere soprattutto coloro che portano impresse nella carne e nell’esperienza quotidiana le ferite della violenza e dell’ingiustizia per aprirsi alla vita con speranza. Facendo mio il suggerimento della Commissione spirito di Assisi – prosegue monsignor Sorrentino – , per il 27 marzo propongo di unire la nostra preghiera a favore di un Paese che sta attraversando da anni una difficile condizione di conflitto, la Repubblica Centrafricana. Nella scheda che accludo potrete attingere maggiori dettagli sulle ragioni del conflitto e sulle forze che si confrontano militarmente. Chiedo a tutti di sostenere gli spiragli di una pace fragile ma preziosa. Ci sta particolarmente a cuore anche perché Papa Francesco proprio in questa terra decise di dare inizio all’anno di Grazia del Giubileo della Misericordia. Rivolgersi a Dio per invocare la pace per la Repubblica Centrafricana equivale a dare voce a tanti poveri che non hanno voce e dare centralità nella nostra preghiera a quella che appare con tutta evidenza una periferia degli interessi mondiali dei potenti. Invochiamo, uniti, il Dio della Pace perché converta il cuore dei violenti e continui a stare accanto alla sorte dei poveri”.

Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 marzo.

In allegato l’invito di preghiera per la pace in Nicaragua del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e la relativa scheda

 

 

 


La dichiarazione sarà al centro della Giornata di preghiera per la pace del 27 febbraio

ASSISI FA SUO IL DOCUMENTO DI FRATELLANZA TRA IL PAPA E IL GRANDE IMAM

La Commissione Spirito di Assisi lancia la sottoscrizione dell’intesa tra le varie fedi a livello locale

ASSISI – A distanza di un mese dalla firma del Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, tra Papa Francesco e il Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino fa suo il documento.

L’intenzione di preghiera interreligiosa per la pace del 27 febbraio non è infatti questo mese rivolta verso un’area precisa di conflitto, ma è dedicata all’intesa tra il Papa e il Grande Imam di Al-Azhar.

“Vorremmo – dichiara monsignor Sorrentino nell’invito alla preghiera – che si realizzasse il progetto enunciato nel Documento stesso di ‘impegnarsi nel diffondere i principi di questa Dichiarazione a tutti i livelli regionali e internazionali, sollecitando a tradurli in politiche, decisioni, testi legislativi, programmi di studio e materiali di comunicazione’. Per questo la Commissione spirito di Assisi si impegna a proporre la firma dello stesso Documento a livello locale tra i rappresentanti e gli aderenti delle comunità musulmane e cattoliche e, perché no, anche di ciascun credente a qualunque religione appartenga”.

L’appuntamento per il quale non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare nell’arco della giornata del 27 di ogni mese, è organizzato dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”.

In allegato l’Invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace mondiale e la convivenza comune