Carissimi,
le cronache del 1986 raccontano che, in quel primo 27 ottobre che vide i leaders religiosi riuniti per la pace, tacquero tutte le armi del mondo e i fronti di guerra non registrarono vittime e distruzioni. Quanto desideriamo che quel segno trovi accoglienza e attuazione ancora oggi e nei giorni a venire! In questi ultimi tempi la guerra è tornata a funestare il Medio Oriente, ancora in Siria, nel nord-est, ancora sulla pelle e sulle case di una popolazione, quella curda, provata da persecuzioni secolari. Uniamo le nostre forze affinché, dai templi e dalle case dei credenti nell’unico Dio, si levi la voce, umile e ferma, della preghiera, perché tutti gli uomini accolgano finalmente il dono della pace. La preghiera muova le coscienze ad aprirsi alla voce di Dio. Uomini e donne impegnati nei campi di battaglia lascino cadere le armi dalle loro mani e si aprano piuttosto all’abbraccio fraterno. Ci rivolgiamo a coloro che pensano che sia indifferente fare affari con la vendita di ordigni di morte, perché riconvertano quella produzione e quel commercio in strumenti e vie della pace. In questo trentatreesimo anniversario dello storico incontro di Assisi, voglia ascoltarci Dio e si aprano i cuori degli uomini. Ci ritroveremo pertanto, il prossimo 27, ad intrecciare le nostre preghiere affinché le martoriate popolazioni della Siria possano presto tornare ad assaporare la bellezza della serenità e della pacifica convivenza.
Il Signore ci dia pace.
+Domenico Sorrentino, vescovo
In allegato l’invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino