Archivio Tag: Spirito di Assisi

SPIRITO DI ASSISI – ATTENTATO A NIZZA

Vescovo di Assisi e Imam di Perugia condannano la violenza

Messaggio di Abdel Qader, Imam di Perugia

A nome mio personale e della comunità musulmana del territorio di Perugia non voglio mancare di esprimere il cordoglio alle famiglie delle persone che sono rimaste vittime dell’attentato che si è consumato ieri a Nizza in un luogo sacro. Dopo ogni episodio di violenza abbiamo sempre condannato con tutta la fermezza possibile l’uso strumentale della fede in Dio. Noi crediamo fermamente che non sia possibile credere in Dio e procurare la morte ad altre persone umane. Nei giorni scorsi abbiamo ricordato l’incontro di Assisi del 1986 e crediamo che non ci sia alternativa allo spirito generato da quell’incontro e rafforzato dalla Dichiarazione di Abu Dhabi.

Abdel Qader, Imam di Perugia

Messaggio di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino

Con indignazione ed enorme sofferenza, in questa Città della pace, ci mettiamo accanto al popolo francese e ai nostri fratelli e sorelle cristiani che sono ancora una volta rimasti vittime di vili attacchi terroristici perpetrati in nome della religione. Ci sentiamo molto provati come credenti in Gesù. Dal Vangelo, seguendo l’esempio mite e umile di Francesco, riceviamo il messaggio di un amore che sa dare la vita e di una fede che mai può diventare motivo di violenza. Mettiamo nella nostra preghiera le vittime, quanti soffrono per la perdita dei loro cari, i cittadini francesi che vedono ancora una volta aggredita la convivenza civile. Il Signore converta alla pace il cuore di tutti i violenti. L’universale fraternità ci rende tutti solidali nel dolore, e ci fa condannare senza mezzi termini ogni violenza, tanto più se impropriamente giustificata con motivi di fede. La comune sofferenza non diventi tuttavia per nessuno pretesto per alimentare diffidenze generalizzate e chiusure egoistiche. Ringrazio pertanto l’Imam di Perugia, con il quale ho condiviso qualche giorno fa l’incontro di preghiera per la pace nello “spirito di Assisi”, per le chiare e forti parole con cui ha espresso il dolore e la condanna della comunità islamica che, da questi gesti di fanatismo omicida, non si sente rappresentata, ma semmai umiliata.

Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino

Insieme ci impegniamo a camminare nella via della pace che esclude ogni violenza e a diffondere la fraternità.

Domenico Sorrentino

Abdel Qader

201030 – Nizza


SPIRITO DI ASSISI – 27 OTTOBRE PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per la pace nell'anniversario del 27 ottobre 1986

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

siamo nel mese in cui, 34 anni fa, San Giovanni Paolo II convocò in Assisi la grande preghiera delle religioni per la pace. Non più gli uni indifferenti agli altri, tantomeno gli uni contro gli altri, ma insieme per elevare all’unico Dio la voce dell’anima e confidargli l’aspirazione alla pace. Oggi quella sete di pace si è fatta ancora più urgente perché i conflitti armati continuano a generare distruzione e morte nel mondo, persistono le ingiustizie sulla pelle dei più indifesi, il terrorismo continua a colpire, ingenti somme vengono investite per produrre e acquisire nuovi strumenti di morte e la violenza si manifesta in tante forme. Nello stesso tempo però è cresciuta anche la consapevolezza che la pace è dono prezioso che sgorga dal cuore di Dio e noi dobbiamo accoglierla, custodirla e diffonderla. Si moltiplicano, il più delle volte senza clamore alcuno, i gesti di amicizia e di incontro che generano un mondo nuovo. Non si tratta soltanto di firme in calce ad accordi, appelli, dichiarazioni e buoni propositi, ma di gesti e segni che sanno radicare la fraternità, fare spazio alla solidarietà e all’amicizia. Ne è testimonianza anche il recente incontro organizzato a Roma, proprio nel solco dello “spirito di Assisi”, dalla Comunità di Sant’Egidio. Noi crediamo che anche questo è frutto della preghiera.

In questo mese voglio invitarvi pertanto a pregare per la pace unendovi alle iniziative che promuoveremo da Assisi e che saranno diffuse via internet. Non trascureremo di volgere il nostro pensiero alle vittime della violenza in ogni parte del mondo e per chi ha perso la vita a causa della pandemia in corso. Pregheremo anche per la conversione del cuore di quanti cedono la parola alle armi e scelgono consapevolmente la violenza. Lo faremo avendo nel cuore le parole dell’Enciclica “Fratelli tutti” che Papa Francesco ha scelto di firmare proprio qui in Assisi ricordandoci che “il comandamento della pace è inscritto nel profondo delle tradizioni religiose” (284). Facciamo nostra la sua preghiera: “Il Signore ci aiuti a camminare insieme sulla via della fraternità, per essere testimoni credibili del Dio vivo”.

Il Signore vi dia pace

Assisi, ottobre 2020

+ Domenico Sorrentino, vescovo

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SPIRITO DI ASSISI – 27 SETTEMBRE PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per l'Ucraina

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

quanta sofferenza nel mondo! Come dimenticare, ad esempio, la situazione drammatica che sta attraversando il Libano dopo la spaventosa esplosione del 4 agosto scorso, o le condizioni cui sono sottoposti i migranti e i richiedenti asilo di Lesbo dopo l’incendio del campo profughi di Moria, o la situazione di violazione dei diritti umani che si va aggravando in Bielorussia e in tanti altri luoghi della terra? Per questo e per altro la nostra preghiera. Ma in questo nostro consueto appuntamento mensile, vorrei attirare l’attenzione sull’Ucraina.
Lì c’è una guerra a “bassa intensità” che è tipica di un conflitto dimenticato e per questo vogliamo ricordarlo, nel senso anche etimologico di “riportarlo al cuore”. Riportarlo al nostro cuore perché siamo certi che nel cuore di Dio è già presente la condizione degli abitanti del Donbass che, da oltre sei anni, sono sottoposti a gravi limitazioni che vengono rese ancora più dolorose dalla pandemia in corso. Nonostante le tregue proclamate nel corso del tempo, l’ultima delle quali sarebbe entrata in vigore il 27 luglio scorso, gli scontri armati tra l’esercito ucraino e i separatisti continuano.

Con lo sguardo di Dio non possiamo fare a meno di guardare questo conflitto dalla parte delle vittime, e cioè le popolazioni che, oltre a contare i morti, non ricevono assistenza, si sono viste limitate le possibilità di movimento, non riescono a svolgere le normali attività lavorative, sono state costrette ad abbandonare le proprie case e ora vivono la condizione di sfollati e si apprestano ad affrontare l’ennesimo inverno rigido senza poter contare sull’erogazione del gas di cui mancano da tempo. Se siamo tutti fratelli, come papa Francesco ci ricorderà presto da Assisi, quelle sofferenze ci appartengono. È con le lacrime degli abitanti di quei luoghi che vogliamo rivolgerci insieme, uomini e donne di ogni fede, al Dio che si muove a pietà dei deboli e converte il cuore dei violenti.

Vi invito pertanto a rivolgere la vostra preghiera il prossimo 27 settembre, come ogni mese, nel solco della preghiera per la pace inaugurata da S. Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986 in Assisi.

Il Signore vi dia pace

Assisi, settembre 2020

Domenico Sorrentino, vescovo

2009 – Italiano – Ucraina 2009 – Arabo – Ucraina 2009 – English – Ucraina2009 – Portoghese – Ucraina2009 – Francais – Ucraina


SPIRITO DI ASSISI – 27 AGOSTO PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Preghiera per la messa al bando delle armi atomiche

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

questo mese di agosto viene a ricordarci con profonda amarezza i tragici anniversari delle bombe atomiche sganciate sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki settantacinque anni fa. Si trattò di una vera e propria sconfitta dell’umanità. La violenza efferata contro popolazioni inermi prevalse sul dialogo e sulla comprensione reciproca. Nonostante gli orrori prodotti da quella insensatezza, il progetto di morte dell’arma nucleare non si è fermato. Crescono gli arsenali di nuove armi ancor più distruttive. Per questo vengono investite risorse ingenti nella ricerca, nella produzione e nella tenuta in sicurezza di tali ordigni di morte. Papa Francesco ha affermato, a tal proposito, che “l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche. Saremo giudicati per questo” (Papa Francesco presso il Memoriale della pace di Hiroshima, 24/11/2019). 

Vi invito pertanto, il 27 di agoto, a unire la vostra preghiera a quella di tutte le persone di buona volontà affinché sia definitivamente approvato il Trattato Onu del 2017 che prevede la messa al bando della ricerca, costruzione, possesso e uso delle armi nucleari. Sono tanti i Paesi che finora l’hanno firmato e ratificato compreso il Vaticano, ma non in numero sufficiente per la sua entrata in vigore. Chiediamo anche all’Italia, che ospita testate nucleari, di aderire convintamente al Trattato.

Il Signore vi dia pace

Assisi, Agosto 2020

Domenico Sorrentino, vescovo

2008 – Italiano – Nucleare 2008 – Inglese – Nucleare 2008 – Francais – Nucleare 2008 – Arabo – Nucleare2008 – Spagnolo – Nucleare200805 – Scheda 1 Avvenire 200805 – Scheda 2 Avvenire


SPIRITO DI ASSISI – 27 GIUGNO PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER LA PACE

Per le situazioni di disordine sociale in vari stati del mondo

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

carissimi fratelli e sorelle di tante fedi diverse,

 

le manifestazioni di protesta scoppiate nei giorni scorsi nelle città degli Stati Uniti si sono diffuse come un lampo in tante città del mondo.  Le famiglie afroamericane si sentono discriminate e minacciate e, sull’onda di una lunga storia di sofferenza, hanno reagito con una protesta di massa. Come abbiamo visto, non sono mancati, in queste manifestazioni, eccessi di minoranze che si sono date a scorribande e razzie ingiustificate e violente. Proprio perché non si tratta di un attacco dall’esterno, queste tensioni che germinano dall’interno stesso delle convivenze civili sono da considerare non meno pericolose perché mettono uno contro l’altro anche amici, vicini di casa, conoscenti e, come sempre, coinvolgono persone innocenti.

Scenari ugualmente preoccupanti si delineano in altra parte del mondo. Non possiamo non essere preoccupati, ad esempio, di quanto sta avvenendo in Hong Kong, dove si vive con il timore di iniziative e leggi repressive, che minacciano le libertà acquisite e garantite dallo statuto speciale di questo stato, determinando reazioni popolari dalle conseguenze imprevedibili.

Per questo invito i credenti di ogni fede a rivolgere il cuore a Dio nel giorno 27 del mese per domandare la pace per la situazione sociale negli Stati Uniti d’America e in Hong Kong. Preghiamo per tutti i luoghi del mondo in cui il mancato rispetto di alcuni diritti e della stessa dignità umana genera discriminazioni e disordini.

Dio renda ogni animo ben disposto ad accogliere il suo amore e a praticarlo verso tutti, per garantire una ordinata convivenza nella giustizia e nella libertà.

Il Signore vi dia pace

 

Assisi, giugno 2020

  + Domenico Sorrentino, vescovo

 

2006 – Arabo – Razzismo USA e Hong Kong 2006 – English – Razzismo USA e Hong Kong 2006 – Français – Razzismo USA e Hong Kong 2006 – Italiano – Razzismo USA e Hong Kong


CHIUSURA TRA PREGHIERA E MUSICA PER LO SPIRITO DI ASSISI

ASSISI – Particolarmente suggestivo è stato il momento di confronto e preghiera interreligiosa, che si è svolto domenica 27 ottobre pomeriggio nel refettorietto del Convento della Porziuncola, al quale hanno preso parte monsignor Domenico Sorrentino, Rav Joseph Levi, presidente della scuola fiorentina per il dialogo interrelioso di Firenze, Maurizio Ciarfuglia per la fede Baha’ì, Stella Yousif Milad, della Chiesa Copta-Ortodossa e Pawel Gajewski, pastore valdese, rev. Simon Cocksedge, della Chiesa Anglicana.

I leader religiosi si sono confrontati sul ruolo che l’economia svolge all’interno del proprio credo.

"È così bello – ha detto il vescovo - imparare ad ascoltarci anche nelle nostre differenze sentendole come ponti gettati gli uni verso gli altri alla ricerca di una verità sempre più profonda e grande. A questo seppe aprirsi il cuore di Francesco".

 


Entra nel vivo lo Spirito di Assisi: sabato incontro del Comitato della Civiltà dell’Amore, domenica 27 preghiera interreligiosa e in serata: “Francesco e il Sultano”

“LAVORIAMO INSIEME PER UN’ECONOMIA CHE ABBIA AL CENTRO L’UOMO”

Lo ha detto il vescovo monsignor Sorrentino all’apertura del convegno tra giovani di diverse religioni

ASSISI – “Che cosa ha a che fare l’economia con la giovinezza? Ha tanto a che fare perché l’economia è il vostro futuro. Un’economia che abbia al centro l’umanità. Mettendo insieme le nostre risorse ci accorgiamo che abbiamo tanto in comune, abbiamo tanto da costruire”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino in occasione della tre giorni dello Spirito di Assisi, iniziata venerdì 25 ottobre al Sacro convento con il confronto dialogico tra giovani di diverse religioni che hanno riflettuto sul tema: “Quale economia a partire dalle fedi”.  “Sognare un mondo di pace mentre ogni giorno sentiamo l’urlo della guerra è difficile – ha detto ancora monsignor Domenico Sorrentino – . Chi si è invecchiato nell’esperienza delle cose si è anche rassegnato. Noi non ci rassegniamo. Questo mondo è stato fatto bene da Dio. Non ci piace un mondo che ogni giorno deve essere devastato dalla guerra. Ecco perché ci rivolgiamo a voi giovani, abbiamo fiducia che possiate fare bene e meglio”. Dopo i saluti del preside dell’Istituto teologico, padre Giulio Michelini, la professoressa Annarita Caponera ha tenuto una relazione sul legame tra religione ed economia concludendo che, questi due ambiti, “si legano insieme perché c’è l’uomo che ne è il produttore e il beneficiario. Un’economia che non abbia un riferimento all’uomo e al suo modo di organizzare la vita, e la sua vita in comunità, non esiste. Il problema è quindi: quali sono le regole che devono essere osservate per garantire la produttività dei processi economici? La sfida è consentire alle religioni di tornare a disciplinare eticamente, moralmente, il mercato economico”. Nel merito dell’argomento sono poi entrati i relatori della tavola rotonda, moderata dal presidente della commissione Spirito di Assisi, don Tonio Dell’Olio che ha colloquiato con la musulmana Yasmin Doghri, Alessandro Busti (Baha’ì), Alessio Lanfaloni per i cattolici e Graziano Di Nepi, dell’Unione Giovani ebrei d’Italia (UGEI).  Attraverso gli interventi dei vari relatori sono emerse innanzitutto conoscenze e aspetti economici specifici di ciascuna fede religiosa ma l’unico filo conduttore sull’importanza della centralità dell’uomo nell’economia. Laddove questa presenza è secondaria rispetto al profitto nascono le ingiustizie. La tavola rotonda si è conclusa con alcuni interventi di giovani studenti che hanno portato la loro esperienza positiva nell’approccio, anche culinario, per quanto riguarda i ragazzi dell’Istituto Alberghiero presenti in sala, verso altre religioni. La tre giorni dello Spirito di Assisi continua sabato 26 ottobre con il convegno al Sacro convento a partire dalle ore 9,00 dal titolo: “La Civiltà dell’Amore per la pace e lo Sviluppo ambientale e sociale”, organizzato dal Comitato Civiltà dell’Amore. In serata nella Chiesa abbaziale di San Pietro, si esibirà l’Iberian Folk Ensemble, un’orchestra di chitarre tradizionali spagnole. Quest’anno ricorre anche l’ottavo centenario dell’incontro di San Francesco con il sultano Al Kamil, avvenuto, nel 1219, durante le manovre belliche della quinta crociata. Questo storico incontro sarà tematizzato nella serata finale delle manifestazioni, il 27 ottobre a partire dalle ore 21 nella Basilica Superiore di San Francesco, verrà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano”, su libretto del sacerdote austriaco Peter Deibler e musica di Fausto Tuscano. Il pezzo verrà concertato nei giorni del Pellegrinaggio assieme a tutti i “pellegrini musicali” da un gruppo di artisti provenienti da Salisburgo, sotto la direzione del M.o Kai Röhrig.

 

 


In occasione del 33esimo anniversario dell’incontro interreligioso del 1986, in programma dal 25 al 27 ottobre, ci sarà anche un pellegrinaggio musicale di studenti e professionisti da tutto il mondo

SPIRITO DI ASSISI, OLTRE 100 ARTISTI IN CAMPO PER LA PACE

Domenica 27 ottobre verrà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano” a 800 anni dallo storico incontro

ASSISI – Artisti ad Assisi per la pace. Lo Spirito di Assisi, in ricordo dello storico incontro del 27 ottobre 1986 voluto da San Giovanni Paolo II che si svolgerà nella città serafica dal 25 al 27 ottobre, non sarà solo confronto e preghiera, ma anche musica grazie alla partecipazione di oltre 100 musicisti, tra studenti e professionisti, provenienti da tutto il mondo. “Sarà un vero pellegrinaggio musicale – spiega Fausto Tuscano, assisano, compositore e docente all’Università di Salisburgo – che vuole rilanciare non solo il valore più profondo della pace, ma anche porre l’accento sulla necessità dell’apporto di nuovi ‘costruttori di pace’. La musica, e più nello specifico il suono, è l’elemento che più unisce gli uomini di ogni nazionalità, religione, etnia. Assisi sarà quindi il punto d’incontro di musicisti (professionisti e studenti) provenienti da più parti del mondo, esponenti di vari sistemi musicali, che, inserendosi nello storico contesto dello “Spirito di Assisi”, cercheranno di fornire un prezioso contributo al dialogo interreligioso per la pace”. L’incontro musicale è dedicato principalmente ai quattro strumenti a pizzico più diffusi nel mondo: la chitarra, il liuto, l’oud (liuto arabo) e il sitar, considerati come ‘ambasciatori’ di pace tra Oriente e Occidente, ma anche tra passato e presente. Per creare un’occasione concreta di scambio creativo e di studio tra i quattro solisti di fama internazionale, che qui ad Assisi saranno i rappresentanti delle diverse culture musicali, e tutti i partecipanti del Pellegrinaggio, sabato 26 ottobre, a partire dalle ore 15, ci saranno quattro incontri con Imran Khan (India, sitar), Hossam Mahmoud (Egitto, oud), Michele Carreca (Italia, liuto) e Marco Socías (Spagna, chitarra), organizzati in successione “Come un canone”, su un percorso cittadino che farà tappa nelle tre piccole chiese di Santa Caterina, San Vitale e Sant’Apollinare e si concluderà nelle sale del Museo del Duomo di San Rufino. Ogni sera ci sarà un concerto. Venerdì 25 ottobre, nella Basilica Inferiore di San Francesco il chitarrista spagnolo Marco Socías presenterà brani solistici che hanno chiari riferimenti alle origini arabe della musica spagnola. Sabato 26, nella Chiesa abbaziale di San Pietro, si esibirà l’Iberian Folk Ensemble, un’orchestra di chitarre tradizionali spagnole. Quest’anno ricorre anche l’ottavo centenario dell’incontro di San Francesco con il sultano Al Kamil, avvenuto, nel 1219, durante le manovre belliche della quinta crociata. Questo storico incontro sarà tematizzato nella serata finale delle manifestazioni, il 27 ottobre a partire dalle ore 21 nella Basilica Superiore di San Francesco, verrà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano”, su libretto del sacerdote austriaco Peter Deibler e musica di Fausto Tuscano. Il pezzo verrà concertato nei giorni del Pellegrinaggio assieme a tutti i “pellegrini musicali” da un gruppo di artisti provenienti da Salisburgo, sotto la direzione del M.o Kai Röhrig. “Ogni nota, dalla più semplice dell’allievo, a quelle più complesse e articolate dei grandi maestri – conclude Tuscano – troverà la sua giusta collocazione nel grande mosaico della pace che, speriamo, con lo stimolo iniziale dei tre giorni di Assisi, si andrà a formare duraturo nel tempo”.